sandro cappellettoTutto pronto per il Premio Asti d’Appello 2015, sfida letteraria organizzata dalla omonima  associazione e giunta alla settima edizione. L’appuntamento per la cerimonia finale è per   domenica 29 novembre. La giornata si aprirà alle 15 in Sala Pastrone con un incontro   con i nove scrittori in gara, aperto a tutti: dal Premio Bagutta Nicola Lagioia con “La   ferocia” (Einaudi), dal Premio Bergamo Giorgio Falco con “La gemella H” (Einaudi), dal   Premio Strega Mauro Covacich con “La sposa” (Bompiani), dal Premio Bancarella Simona   Spàraco con “Se chiudo gli occhi” (Giunti), dal Premio Cortina Giuseppe Festa con   “L’Ombra del Gattopardo” (Salani), dal Premio Viareggio Paola Capriolo con “Mi ricordo”   (Giunti) e Maurizio Torchio con “Cattivi” (Einaudi – ‘piazzatosi’ anche al Premio Cortina),   dal Premio Campiello Carmen Pellegrino con “Cade la terra” (Giunti), dal Premio   Scerbanenco Roberto Costantini con “Il male non dimentica” (Marsilio).  Alle 16.30 al Teatro Alfieri avrà luogo la cerimonia finale, con ingresso riservato ai   possessori dell’invito, condotta dal giornalista e scrittore Massimo Cotto, nel corso della   quale gli autori terranno un’arringa davanti al pubblico e alla Giuria Togata, composta da   magistrati e avvocati. Ne fanno parte Mario Barbuto, Capo Dipartimento organizzazione   giudiziaria del Ministero della Giustizia; Francesco Donato, Presidente del Tribunale di   Asti; Carlo Federico Grosso e Cristiana Maccagno Benessia, Avvocati del Foro di Torino;   Carlo Nordio, Procuratore aggiunto di Venezia; Domenico Manzione, Sottosegretario al   Ministero degli Interni e prestigiosa “new entry” nella Giuria del Premio; Paolo Rampini,   Presidente sezione civile Tribunale di Asti; Luciano Violante, Magistrato e già presidente   della Camera dei Deputati; Giorgio Vitari, Avvocato Generale dello Stato di Torino. Per   impegni di lavoro non potrà essere presente Marcello Maddalena, Procuratore Generale   della Repubblica presso la Corte di Appello di Torino, che però si è già detto disponibile per   la prossima edizione.  Dalla somma dei voti delle due giurie, ‘ponderati’ secondo il rapporto matematico tra   numero di giuristi e numero dei giurati popolari e giovani, emergerà il vincitore, al quale   andranno 10.000 euro.  A chiudere la cerimonia la speciale performance “Fortissimo nel mio cuore! – Franz   Schubert, l’ultimo anno” che vedrà sul palco lo scrittore e storico della musica Sandro   Cappelletto, nel ruolo di “voce narrante”, e il Quartetto d’archi dell’Accademia Perosi,   formato da Matteo Ruffo ed Elisa Schack (violini), Angelo Conversa (viola), Alessandro   Copia (violoncello), con la partecipazione di Stefano Blanc (violoncello). “La sola creazione   di tali capolavori in un arco di tempo così breve sembra incredibile, ma la qualità   dell’ispirazione, della magia, è miracolosa e supera ogni spiegazione”: così scrive Benjamin   Britten a proposito dell’ultimo periodo di vita di Franz Schubert (1797-1828). In quei mesi,   il trentenne compositore austriaco scrive anche il Quintetto in do maggiore per due violini,   viola e due violoncelli, op. 163. Con la musica e con le parole, Sandro Cappelletto    racconterà la nascita, il mistero e il fascino di un brano indimenticabile.