Sotto al titolo “Conosco l’ambiente in cui vivo?”, è pronta a partire Verdeterra. La rassegna, presentata questa mattina in Municipio, è proposta dall’Associazione culturale Comunica insieme all’Assessorato all’Ambiente del Comune di Asti, Ente Parchi, Le Colline del Mare, Israt, Monferrato Outdoor e Fondazione CRT. Dal 4 maggio al 12 ottobre, il Tanaro, i sentieri dei partigiani nel parco naturale di Rocchetta Tanaro, “Il barone rampante” di Italo Calvino raccontato e letto dalla scrittrice Margherita Oggero, un trekking sotto la luna piena e tante altre iniziative renderanno protagonisti la natura e il paesaggio. Ma c’è una novità. Giunta alla nona edizione, Verdeterra introduce nel proprio programma iniziative per sondare le conoscenze dei cittadini, puntando sul loro diretto coinvolgimento. “Saranno, per esempio, realizzate videointerviste agli astigiani – spiega Laura Nosenzo, presidente di Comunica – per saggiare le loro informazioni sul territorio che abitano. Ciò consentiranno di sondare la percezione e la consapevolezza dei cittadini su alcune situazioni ambientali, la correttezza (e non) delle informazioni di cui dispongono e che contribuiscono a far maturare opinioni e comportamenti conseguenti”. “La rassegna, che ha un programma ampio e variegato – la sottolineatura dell’assessore all’Ambiente Alberto Pasta – è apprezzabile proprio perché non produce azioni ‘spot’, ma approfondisce i problemi, andando tra l’altro ad affrontare il rapporto tra legalità e ambiente. La nuova connotazione che si è deciso di dare con questa edizione, puntando a sondare le consapevolezze dei cittadini in campo ambientale, è molto interessante anche per chi amministra”. La manifestazione si aprirà sabato 4 maggio, alle 16 al parco Lungotanaro, con l’incontro “Il Tanaro di ieri e di oggi”: ai racconti personali di Gianfranco Miroglio, Piero Fassi, Erildo Ferro e Marco Merlo sul rapporto tra uomo e fiume nel Novecento, seguiranno le analisi sullo stato attuale del corso d’acqua esposte e commentate dall’assessore all’Ambiente Alberto Pasta, Mariuccia Cirio (Arpa), Paolo Bagnadentro (Asp), Valentina Ghione (Autorità d’Ambito n°5 Astigiano Monferrato). Sarà anche presentata la ricerca di Comunica “Pirati del Tanaro: pescatori di frodo ieri e oggi”. Domenica 12 maggio, “Trekking della Resistenza”, al parco naturale di Rocchetta Tanaro, per ripercorrere i sentieri dei partigiani e successiva conversazione con Margherita Oggero, che rivisiterà “Il barone rampante” di Italo Calvino. Altre escursioni il 19 maggio, nei boschi tra Maranzana e Mombaruzzo dopo la visita al museo dedicato all’escursionista Giacomo Bove, e il 25 sotto la luna piena, lungo il sentiero della poiana (Masio e piana del Tanaro). Il 18 visita guidata al giardino di Arianna, sorprendente scrigno verde a ridosso di un trafficato corso Torino (massimo 35 persone, che dovranno prenotarsi al 335.6672029). Il 23 all’Archivio Storico del Comune sarà invece rievocata l’alluvione del Borbore, a 65 anni dalla piena del 1948 (Giuseppe Scaglia esporrà le proprie sculture realizzate con le pietre del Tanaro). Il pomeriggio del 26 breve camminata nei boschi di Sant’Anna di Rocca d’Arazzo per scoprire l’ailanto e lanciare la campagna di informazione per il suo contrasto. “Si tratta di un pianta invadente – spiega Silvano Roggero, presidente del circolo di Sant’Anna – che sta mettendo in serio pericolo il patrimonio arboreo autoctono. E’ importante sapere quali azioni intraprendere  per evitare che interventi sbagliati favoriscano il suo diffondersi”. Tra le curiosità, la “visita guidata” alle discariche abusive lungo il Tanaro (8 giugno) che il Canoa Club, insieme alle associazioni ambientaliste astigiane, ha ideato per ricostruire storie, identità e percorsi dei rifiuti alla presenza di un agente della Polizia Municipale: un modo per sensibilizzare gli astigiani a non disperdere i materiali sulle rive del fiume. Il 31 agosto, al Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano e del Monferrato (Palazzo del Michelerio), sarà festeggiato il ritorno a casa della balenottera di Vigliano, da 50 anni conservata al Museo di Scienze Naturali di Torino. Per l’occasione verrà inaugurata la mostra “Quando tra i filari… nuotavano le balene”, mentre l’esperto Tiziano Fratus presenterà il suo ultimo libro “Manuale del perfetto cercatore d’alberi” e lo commenterà con Gianfranco Miroglio. “Intanto proprio in questi giorni – annuncia Graziano Delmastro, direttore dell’Ente Parchi – siamo impegnati a lasciare la vecchia sede di via San Martino per trasferire gli uffici al Michelerio, che ospita anche i laboratori: a poco a poco il nuovo museo prende forma”. Il 7 settembre, in Sala Pastrone, sotto al titolo di “Conosco l’ambiente in cui vivo?” verranno proiettate le videointerviste agli astigiani: a commentarle saranno chiamati amministratori, ambientalisti e gli stessi cittadini. Fedele alla scelta di “fare rete” con altri soggetti del territorio, Verdeterra quest’anno collabora al progetto “Insieme ai bambini nel dopo terremoto” che vedrà, il 30 maggio al Teatro Alfieri, recitare insieme nello spettacolo “Brividi a crepapelle” i bambini di Cavezzo (Modena) e dell’Anna Frank di Asti, oltre agli studenti del Liceo statale Monti. L’esperienza di collaborazione a distanza tra le due città sfocerà in una pubblicazione che sarà presentata il 12 ottobre nel corso del convegno “Psicologia dell’emergenza: imparare l’altruismo” in Sala Pastrone. Per gli studenti del Liceo Monti, Verdeterra riserverà a ottobre il primo dei percorsi di legalità dedicato all’acqua di San Fedele: in programma, tra l’altro, la visita guidata (dai cancelli della Way-Assauto al quartiere) ai luoghi che hanno causato o subito l’inquinamento della falda e una successiva tavola rotonda con amministratori, tecnici, magistrati, esponenti del Comitato San Fedele.