“Oggi da Roma abbiamo avuto la conferma di quanto già annunciato in occasione della recente riunione del Tavolo ex Massicci: abbiamo ufficialmente il via libera per procedere alle nuove assunzioni di personale sanitario e le Asr piemontesi potranno assumere 600 persone tra medici, infermieri e operatori socio sanitari”. Questo il commento dell’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta alla comunicazione giunta quest’oggi del verbale all’incontro di verifica con il Tavolo ex Massicci che si è svolto a Roma la scorsa settimana. “Abbiamo inviato una lettera a tutti i Direttori generali delle Asr ai quali chiedendo loro di indicarci quali sono le criticità più importanti rispetto alla liste d’attesa (sia diagnostica sia interventistica). Le nuove assunzioni, infatti, non saranno a pioggia ma vincolate a un obiettivo, ovvero far aumentare significativamente l’attività sanitaria che si è andata riducendo in questi anni in cui la Regione è stata sottoposta a piano di rientro. Il personale dovrà essere assegnato sulla base di una dimostrazione precisa della possibilità di ridurre i tempi di attesa”. Una volta segnalate dalle Aziende le varie criticità, seguirà una puntuale verifica da parte dell’assessorato e, quindi, l’adozione da parte della Giunta regionale della definizione dei tetti di spesa del personale per singola azienda. “In Piemonte sono quattro anni che non si assume più – conclude l’assessore Antonio Saitta – e siamo ben consapevoli della difficile situazione a cui il personale sanitario è sottoposto da troppo tempo. La possibilità di tornare ad assumere costituisce un’importante boccata d’ossigeno per tutto il sistema ed è il frutto del lavoro fatto in questi mesi, sia con le delibere sul riordino della rete ospedaliera sia sul versante dei risparmi (coordinamento di appalti e acquisti, bandi, etc.). Sarà così possibile concretizzare 600 assunzioni, che sono quelle che possiamo garantire con le risorse che abbiamo risparmiato in modo strutturale, grazie all’operazione di contenimento dei costi fatta in questi mesi. Inizia, finalmente, una nuova fase per la sanità piemontese: dopo anni in cui si è risparmiato solo sul personale riducendo l’attività sanitaria e facendo esplodere le liste d’attesa, ora, grazie ai risparmi ottenuti dal contrasto agli sprechi e da una gestione più efficiente, possiamo tornare a far crescere l’attività dei nostri ospedali e dare risposte migliori ai bisogni di salute dei cittadini”.