Cresce del 9% il numero di imprese agricole italiane condotte da under 35 che vedono nel cibo Made in Italy nuove e interessanti prospettive di futuro. Dai campi alla tavola, portano l’Italia al vertice in Europa per numero di aziende condotte da giovani. E’ quanto emerge da un’analisi Coldiretti relativa al terzo trimestre 2017 e presentata al “Salone della creatività Made in Italy”, in occasione della consegna, a Roma, dei premi per l’innovazione “Oscar Green” elargiti da Giovani Impresa Coldiretti. Anche questo Concorso nazionale, come tutte le statistiche, evidenziano dunque la forte attrattività del settore per le nuove generazioni. Sono tanti e rivoluzionari i capolavori di ingegno realizzati grazie al talento dei giovani di diverse regioni, dopo una lunga selezione territoriale tra migliaia di start up. Fra i finalisti designati oggi, venerdì 26 gennaio, c’era anche l’astigiano Paolo Novara dell’Azienda Agricola agrituristica “Cascina Campora” di Capriglio. Con lui, un solo altro piemontese era presente alle premiazioni, il cuneese Fabrizio Agosto dell’azienda agricola Fior D’Agosto. Paolo Novara, dopo la selezione regionale, ha portato a Roma il suo affettato di coniglio, proveniente dal suo allevamento della razza autoctona del Monferrato, riscoperta grazie ai suoi studi universitari. In pratica si tratta di un innovativo “prosciutto di coniglio”, molto leggero, dietetico, particolarmente adatto per i bambini e per tutti coloro che non consumano altre carni, sia per ragioni di salute o per motivi religiosi. “I giovani – spiega Danilo Merlo delegato provinciale Giovani Impresa Coldiretti – sanno cogliere le necessità che ha il nostro Paese e puntare sulla distintività per dare un valore aggiunto, nella competizione globale, al territorio, al turismo, alla cultura, all’arte, al cibo ed alla cucina. In Piemonte molti giovani hanno deciso di dare continuità all’azienda familiare o hanno investito per aprire nuove realtà, infatti, le aziende under 40, rispetto allo scorso anno, sono aumentate del 30%. Un dato che denota come l’agricoltura sappia dare prospettive di futuro e di occupazione”.