Lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato, è uno dei punti salienti dell’impegno scout.
Ogni scout sin da piccolo cerca di avere occhi ed orecchie aperte sul mondo che lo circonda, facendo tutto il proprio meglio per partecipare ai giochi di gruppo prima , alle attività sociali ed all’impegno per la collettività in età più adulta.
Lo si è ricordato domenica scorsa, in occasione della giornata di studio, organizzata dalle comunità Capi dei gruppi scout  di Asti e Callianetto in collaborazione con Libera, per approfondire e ricordare la figura  di don Peppino Diana, capo scout e sacerdote campano ucciso dalla camorra perchè caparbiamente ha sempre rifiutato di accettare il silenzio, di perdere la volontà di impegnarsi contro la camorra, un impegno derivante da un imprescindibile amore per le persone della sua comunità e radicato nelle sue scelte di scout e di sacerdote.
La sua morte ha permesso, però, a tanti, di maturare ed avere il coraggio di dire basta e di provare a costruire  comunità alternative alla camorra.