armosinoChe fine faranno le autonomie locali del Piemonte? Per rispondere alla domanda la Funzione Pubblica Cgil provinciale di Asti organizza, per venerd’ 12 ottobre, una tavola rotonda di approfondimento sulla “Legge regionale di riordino delle Autonomie locali” con l’assessore regionale Elena Maccanti, la presidente della Provincia di Asti Maria Teresa Armosino, il sindaco di Calamandrana Fabio Isnardi e Luca QuagliottI, segretario regionale della Fp Cgil con delega sulle Autonomie locali. Il 26 settembre è stata approvata, dal Consiglio regionale del Piemonte, la Legge Regionale n. 11 sul riordino delle Autonomie locali. Il testo, licenziato dopo mesi di discussione, ha importanti risvolti per il Piemonte: individua le forme di esercizio associato di funzioni e di servizi dei Comuni, i rispettivi ambiti territoriali e demografici di competenza, abolisce e supera le Comunità Montane. Ma con la nuova Legge di riordino delle Autonomie locali, i Comuni torneranno a far parte di un quadro legislativo chiaro e saranno messi in condizioni di poter operare e decidere delle proprie scelte? Ci sarà una migliore organizzazione degli Enti? E che fine faranno le migliaia di dipendenti pubblici e di lavoratori del settore privato coinvolti in questo riordino? “La normativa nazionale sulle Unioni di comuni e sulla gestione associata di funzioni ha subito in questi anni notevoli cambiamenti, tutti motivati dalla necessità di risparmio della spesa pubblica, senza rispondere all’esigenza di riordinare l’assetto istituzionale delle Autonomie locali in modo complessivo – scrive la Cgil -. Queste norme si sono inserite in un quadro generale destinato a soddisfare un risentimento crescente verso quella parte della politica-istituzionale ritenuta eccessivamente costosa a fronte della sua incapacità di svolgere il ruolo pubblico che è chiamata invece ad esercitare. La FP CGIL ha condiviso l’obiettivo di rivedere la normativa regionale sul tema delle Autonomie locali avviando un percorso di riforma dell’ordinamento finalizzato ad accrescere l’efficienza degli Enti coinvolti, a ridurne i costi di funzionamento, senza però intaccare i diritti dei cittadini ai pubblici servizi e quello dei dipendenti  del pubblico impiego che lavorano nel comparto”. L’appuntamento è per le 15.30 durante il consiglio comunale di Nizza Monferrato.