È diretta a sindaco, assessore alla viabilità e assessore all’ambiente del Comune di Asti l’interpellanza del gruppo consigliare “UnitiSiPuò” legata al sito produttivo ex Way Assauto e quartiere San Fedele,  protagonisti di un episodio di inquinamento da cromo esavalente e solventi clorurati per il quale di recente si è  addivenuti alla decisione di porre in sicurezza gli inquinanti ancora in essere nel sottosuolo dello  stabilimento Con una nota del gennaio 2016 la la URS Italia spa segnalava agli enti una forte anomalia nei valori di  cromo esavalente e cromo totale nel piezometro EW 6 a partire dal mese di settembre 2015. Il Dipartimento Arpa di Alessandria-Asti ha effettato un monitoraggio puntuale di diversi pozzi privati  del quartiere San Fedele escludendo che la contaminazione da cromo abbia raggiunto tali pozzi ma  riscontrando l’incremento della contaminazione da solventi clorurati; a fronte del lavoro di messa in sicurezza dell’ex sito produttivo si è proceduto in via cautelativa alla nuova chiusura di un centinaio di pozzi privati. “A seguito dell’ondata di maltempo che ha investito la città – fa sapere “UnitiSiPuò” – parti dello stesso quartiere San  Fedele (Via Badalin, Strada Sesia e Via Arno, per citarne alcune), sono state interessate da fenomeni  di allagamento e che Via Ticino, a seguito anch’essa di allagamento, risulta tuttora inagibile nel tratto  che porta alla Tangenziale”. L’interpellanza è volta ad appurare “per quando è prevista la possibilità dei cittadini del quartiere San Fedele di tornare ad attingere acqua  dai propri pozzi; se non ritenga opportuno, in qualità di autorità sanitaria locale, predisporre un sistema pubblico di  informazione periodica ai cittadini dei quartieri interessati circa lo stato di concentrazione di cromo  esavalente e solventi clorurati dei pozzi; se contemporaneamente non ritenga opportuno predisporre un sistema pubblico di informazione  periodica ai cittadini circa lo stato dell’arte dei lavori passati, presenti e futuri per addivenire all’intera  bonifica dell’area dello stabilimento; se non ritenga di dover predisporre, fino ad allora, un sistema automatico di rinnovo delle agevolazioni  ai cittadini interessati da eventuali disagi stante le cifre, disponibili a bilancio, specificatamente  destinate alla problematica; per quando è prevista la riapertura di Via Ticino nel tratto ancora chiuso al traffico e se di questa  chiusura al traffico verrà predisposta adeguata segnalazione di preavviso, oggi assente, agli  automobilisti che, diretti in tangenziale, attraversano invano l’intero quartiererelativa ad interventi di bonifica”.