rahhal fantasse anna carlucciE’stato convalidato l’arresto di Rahhal Fantasse accusato di aver ucciso a coltellate la moglie Anna Carlucci. Il gip Giacomo Marson ha applicato anche la custodia in carcere nonostante non abbia potuto interrogare il marocchino, 40 anni, da una decina in Italia e da qualche tempo senza lavoro. L’uomo, 40 anni, è stato sedato dai medici del carcere di Quarto. “Da ieri Fantasse ha assunto comportamenti violenti sia nei suoi confronti che nei confronti degli arredi della cella – ha spiegato l’avvocato Andrea Vercelli, nominato d’ufficio -. Per questo è stato sedato e non si è presentato davanti al giudice per le indagini preliminari”. Quando Fanatsse si sarà ripreso ci saranno 48 ore di tempo per fissare il nuovo interrogatorio. Ascoltato dal pm Giulia Marchetti poche ore dopo il delitto si era avvalso della facoltà di non rispondere. Nessuna ammissione neppure con il suo avvocato. L’uomo, dal momento dell’arresto avvenuto lunedì mattina nel suo appartamento di via Novello, traversa di via Torchio, dove qualche istante prima si era consumato il delitto, non ha mai fatto alcuna dichiarazione in merito. Ha solo detto di essere malato, affetto da epilessia, e di aver bisogno di alcuni farmaci, che gli sono stati fatti avere in cella. Intanto venerdì mattina verrà nominato il consulente che si occuperà di eseguire l’esame autoptico sul corpo di Anna Carlucci, collaboratrice domestica di 47 anni, uccisa in casa sembra proprio dal marito. L’allarme è scattato poco prima delle 12 di lunedì. Un’abitante della palazzina Atc al civico 5 di via Novello, sentendo delle grida d’aiuto, ha allertato i carabinieri. I militari sono intervenuti nel giro di pochi istanti, sfondando la porta e trovando la donna in una pozza di sangue nell’atrio d’ingresso dell’alloggio. Il marito invece si stava cambiando gli abiti sporchi di sangue. In casa anche il padre della vittima, Rocco, 75 anni, ferito a una mano nel tentativo di difendere la figlia. L’omicidio sarebbe frutto di una violenta lite coniugale, dettata da “problemi interni alla coppia” come spiegano i carabinieri. Gelosia e un sospetto tradimento che avrebbero armato la mano di Fantasse che si sarebbe così scagliato contro la moglie uccidendola con quindici fendenti sferrati con un coltellaccio da cucina.