Rivalutare le sponde del Tanaro: è quanto chiede un gruppo di podisti e camminatori che, sabato scorso, ha partecipato alla corsa non competitiva lungo il fiume nell’ambito di Verdeterra.

“E’ un bene comune l’acqua che sgorga dai rubinetti – si legge nella lettera, inviata all’Associazione culturale Comunica, ideatrice della rassegna – è lo è, allo stesso modo, l’acqua di un fiume che troppi astigiani hanno rinunciato a frequentare o che non hanno mai imparato a conoscere. La corsa di Verdeterra a Variglie ha rivelato a molti di noi scorci suggestivi di fiume e territorio che altri ci invidierebbero se solo venissero valorizzati come meritano. Immaginiamo che molti altri tratti di inattesa bellezza il Tanaro lo riservi negli altri comuni astigiani: nostro desiderio e auspicio è che un giorno non troppo lontano ognuno di noi ne possa godere, anche in quei segmenti di sponda purtroppo oggi, e ancora troppo spesso, abbruttiti da rifiuti e segni di abbandono”.

Un primo messaggio di sensibilizzazione al fiume, sabato a Variglie, ha voluto darlo l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Asti (partner di Verdeterra), che agli oltre settanta podisti e camminatori ha consegnato una maglietta, offerta da Freeline, con la scritta “Io amo il Tanaro”: l’hanno indossata anche i medici infettivologici dell’Associazione IDEA, in servizio al Cardinal Massaia ma volontari in Uganda, a cui è andato il ricavato della giornata.

Intanto Verdeterra, archiviati gli appuntamenti di giugno, proseguirà fino all’autunno con altre iniziative intorno al Tanaro: è pronta a decollare “Memorie d’acqua”, la raccolta di oggetti, documenti, video per raccontare il rapporto tra l’uomo e il fiume. Il progetto di donazione sarà coordinato da Luciano Montanella, pescatore storico di Asti e tra i promotori, nel 1985, della mobilitazione contro la cancellazione della pesca “alla volata” nell’Astigiano disposta da un regolamento regionale, poi sospeso.

Da qualche settimana Comunica ha avviato, inoltre, la ricerca sui pescatori di frodo del Tanaro raccogliendo, attraverso la scrittrice Loredana Dova, le testimonianze dei bracconieri d’acqua ancora viventi (e talvolta praticanti). Più avanti l’attenzione al fiume si legherà all’arte: la Fondazione Eugenio Guglielminetti allestirà a Palazzo Alfieri, dal 24 settembre al 1° ottobre, la mostra “Fuori dalle Mura Astesi, lungo gli argini del Tanaro, al plenilunio… Le fantastiche visioni di Cleria, Clamara e Clamenia”: protagonisti dipinti, collages, pagine litografiche e racconti parlati del celebre artista astigiano. Dal 30 settembre a domenica 2 ottobre il Castello di Villa, a Isola d’Asti, ospiterà “Espressioni del contemporaneo”, pietre del Tanaro dipinte da pittori piemontesi sotto il coordinamento di Clizia Orlando.