Il Comune di Asti ha partecipato con ben tre progetti al bando europeo “Smart cities and communities and social innovation”, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il cui termine di presentazione delle domande è scaduto ieri, venerdì 9 novembre. Il bando è rivolto a imprese, centri di ricerca, consorzi, società consortili e organismi di ricerca, che debbono operare in partnership con  amministrazioni pubbliche ed è finanziato con 655,5 milioni di euro, di cui 170 milioni come contributo nella spesa e 485,5 milioni per il credito agevolato. Il comune di Asti è entrato a far parte di tre diversi raggruppamenti, formati da soggetti pubblici e privati di diverse regioni italiane, che hanno partecipato al bando, formulando progetti (o meglio “idee progettuali”, secondo la definizione del bando) in tre diversi settori. “Questo bando è particolarmente interessante perché finalizzato a finanziare attività di ricerca e sviluppo industriale e tecnologico e quindi a portare lavoro e sviluppo economico” ha affermato il sindaco Fabrizio Brignolo. “Fin dal nostro insediamento – ha aggiunto Brignolo – abbiamo assunto come preciso impegno quello di concorrere al maggior numero possibile di bandi, per acquisire finanziamenti europei o comunque pubblici, perché questa è una delle possibili leve di sviluppo del territorio”. Per questo poche settimane dopo aver presentato il progetto di piazza d’Armi e delle scuole della zona est della città, in risposta al bando “Piano Città”, il Comune di Asti ha creato una larghissima rete di partnership con aziende ed enti pubblici ed ha risposto anche al bando “Smart Cities”. Tre sono le idee progettuali e le “cordate” cui partecipa Asti. Progetto “AIACE, Assisted and intelligent ambient for community enlarged to all”. I soggetti partecipanti, oltre al capofila Politecnico di Torino, sono i seguenti: Politecnico di Milano, CNR, IRCCS Fondazione don Gnocchi, Eidon Lab, Associazione temporanea di imprese formata da AB Medica s.p.a., Telbios, Atcl, Consoft, Eidon, Teorema, Wda, Consorzio Zeni, Istituto Geriatrico Milanese s.pa., Archedomus, Università degli Studi del Piemonte Orientale, Sant’Anna di Pisa, Univerlecco, Villa Beretta, Ospedale Valducce, Università di Bari. Il progetto ha l’obbiettivo di studiare soluzioni tecnologiche per una migliore qualità della vita al servizio anche delle persone diversamente abili. Luisa Bianco, presidente dell’Istituto di Ricerca Sociale dell’Università del Piemonte Orientale, che opera ad Asti nell’ambito del consorzio Astiss, ha curato la partecipazione del nostro territorio, con specifico riferimento alle tecnologie per la mobilità dei soggetti disabili e con riferimento alle possibili applicazione nell’ambito del progetto di Albergo Etico e Città Etica. Progetto “Cloud City” I soggetti partecipanti, guidati dal capofila Infracom Italia SpA sono i seguenti: Insis SpA, Ancitel SpA, Politecnico di Milano, Università di Genova, Università di Verona, Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), Provincia di Vicenza, Comune di Verona, Comune di Genova. Il progetto ha l’obbiettivo di realizzare una piattaforma informatica “cloud” (un sistema che consente agli utenti di memorizzare dati su server siti in rete) per l’erogazione di servizi al territorio, alle piccole e medie imprese e alle pubbliche amministrazioni. Progetto SIREC I soggetti partecipanti sono Envac AB, Eco Engineering, STP s.r.l., Istituto Superiore Mario Boella, del Politecnico di Torino, Iccom  (wireless internet service provider). Il progetto ha l’obbiettivo di studiare forme innovative di trattamento dei rifiuti, sistemi di risparmio energetico connesso agli impianti di illuminazione pubblica, sistemi di teleriscaldamento, connessioni informatiche a banda larga.