Gli studenti del Giobert di Asti hanno ascoltato una storia della nuova migrazione, raccontata da un ex studente che nel 1994 si era diplomato geometra proprio presso l’Istituto di via Roreto. Silvano Accornero di Viarigi dopo aver svolto attività in proprio e alle dipendenze di ditte nel settore dell’edilizia, decide nel 2013,  a seguito di riduzione dello stipendio motivata dalla crisi del settore, di cercare lavoro all’estero. Una offerta di lavoro proveniente dal Qatar gli fa raggiungere Doha, capitale della Penisola Arabica e poi la più famosa Dubai. Attualmente costruisce strade e ammette di essere stato assunto grazie a una selezione superata ricordando una prova di topografia svolta proprio presso il Giobert. Il dibattito moderato dalla vice preside, Nicoletta Martinengo, presente anche Martina Gado del Provveditorato agli Studi, ha registrato molte domande sulle condizioni di vita e di lavoro, sul sistema sanitario e pensionistico, sulla libertà di esercitare la religione cattolica in un paese islamico, sulla sicurezza e anche sulle strutture turistiche e sportive. L’iniziativa, organizzata dal Comitato Papa Francesco-associazione astigiani nel mondo è la prima di un percorso di avvicinamento di lavoratori all’estero con gli studenti della scuola astigiana. Nella presentazione, Mariangela Cotto ha dichiarato: “Asti è stata un crocevia delle migrazioni. Astigiani che alla fine dell’ottocento, inizio novecento sono andati oltre oceano, italiani che dopo la seconda guerra mondiale sono arrivati dalle regioni del Sud e dal Veneto, extracomunitari che raggiungono le nostre località con tutti i mezzi possibili e ora la nuova migrazione di giovani che cercano lavoro all’estero”.