caro papa ti scrivoSono 525 le lettere che gli alunni delle scuole primarie, una classe per ogni Regione Italiana, hanno indirizzato a papa Francesco nell’ambito della collana editoriale “Caro Papa ti Scrivo…” dell’associazione Cultura&Solidarietà di Milano. Le lettere sono raccolte in un volume che  il 14 maggio sarà consegnato al pontefice che ha deciso di incontrare direttamente i ragazzi per rispondere alle loro domande. Da Aosta alla Sicilia, passando anche per Asti, destinazione San Pietro – È stato accolto con grande entusiasmo quest’ultima iniziativa di Cultura&Solidarietà, associazione che ha già coinvolto il presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio e il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, in progetti editoriali che avvicinano i bambini al mondo delle istituzioni. Così quest’ultimo lavoro ha coinvolto le scuole di tutto lo stivale, una per regione, dalla Valle d’Aosta a Lampedusa. Per il Piemonte ha partecipato la scuola di Asti, Istituto Comprensivo Castelnuovo Don Bosco. Le lettere – Non è sfuggito ai ragazzi il calore e la semplicità trasmessi dal Pontefice argentino. Tanto che molti dei ragazzi scrivono al papa definendolo “Caro Amico”, e gli indirizzano pensieri e domande a volte sorprendenti. C’è chi si preoccupa per la propria famiglia e chiede di pregare, chi comprende le difficoltà legate al magistero papale (“quali sono le tue preoccupazioni?” e ancora “per fare queste cose avresti bisogno di una bacchetta magica”), chi si complimenta ed esprime apprezzamenti (“Lei è una persona Santa, l’ho capito quando ha rifiutato la croce d’oro per quella d’argento”). Non mancano poi le curiosità (“quale squadra tifi?” e ancora “hai la TV?” o “hai mai incontrato Dio?”) e le incursioni nel mondo del sociale (“ti prego occupati dei poveri e degli ammalati” e “secondo me quando mio papà dice le parolacce a Gesù dispiace”). “Ancora una volta – hanno dichiarato Francesco Vivacqua, presidente e Nadia Mazzon direttore generale  di Cultura&Solidarietà –  siamo riusciti a creare uno speciale ponte fra il mondo dei ragazzi e quello degli adulti. Anche in questa circostanza i ragazzi dimostrano una franchezza e una lucidità disarmante: problemi e preoccupazioni sono sempre espressi senza troppi giri di parole. Quello che emerge, poi, è un affetto inusuale nei confronti di questo Papa ritenuto speciale e poco sacrale. La sua figura umile, umana e generosa infonde una grande fiducia nei giovani”.