Chiuso il convegno sull’altruismo, torna “Brividi a crepapelle” al Teatro AlfieriDopo il tutto esaurito del 30 maggio, “Brividi a crepapelle”, lo spettacolo costruito a distanza tra i bambini terremotati di Disvetro-Cavezzo (Modena), gli alunni astigiani della primaria Anna Frank e del Liceo statale Monti, replicherà al Teatro Alfieri l’8 novembre. La notizia è stata data durante il convegno “Impariamo l’altruismo” ospitato sabato in Sala Pastrone e incluso, come la rappresentazione teatrale, nel progetto “Insieme ai bambini nel dopo terremoto”. Ad annunciare la replica della rappresentazione, a cui il 30 maggio non avevano potuto assistere tutti gli astigiani interessati, un gruppo di bambini della Anna Frank: al mattino dell’8 novembre lo spettacolo sarà riservato alle scuole, mentre alla sera verrà aperto a tutti. Anche il convegno “Impariamo l’altruismo” ha registrato il tutto esaurito: in platea gli studenti del Monti hanno approfondito il tema della psicologia dell’emergenza e le esperienze di solidarietà nate dopo il sisma del 2012 in Emilia Romagna. Toccante l’intervento di Emilia Nuzzo, insegnante dei bambini di Disvetro-Cavezzo applauditi a maggio sul palco dell’Alfieri: “Dal terremoto è nata una bellissima amicizia con Asti, ne siamo onorati e speriamo di poterla proseguire in futuro”. Con entusiasmo Stefania Cussotto, diplomatasi al Monti lo scorso anno scolastico, ha raccontato la propria esperienza come volontaria della Croce Rossa in Emilia: “Nella tendopoli di Concordia sulla Secchia, vicino a Mirandola, c’erano 328 ospiti: abbiamo fatto il possibile per cercare di farli sentire un po’ più a casa. La mia giornata? Dalle 6 del mattino a mezzanotte a lavorare in cucina, poi fino alle quattro a parlare con i miei coetanei terremotati e i giovani volontari. Faticoso, ma lo rifarei domani”. Quaderni aperti, per prendere appunti, durante l’intervento della psicologa e psicoterapeuta Marilena Esposito, che ha raccontato l’esperienza maturata tra la popolazione thailandese colpita dallo tsunami nel 2004, nelle comunità terremotate di Haiti, L’Aquila, Cavezzo e in un campo profughi, durante la guerra in Kosovo, con la missione Arcobaleno. “Si lascia a casa tutto – ha raccontato – per entrare in punta di piedi nella vita delle persone: i sopravvissuti, i famigliari delle vittime, i soccorritori. L’obiettivo è cercare di ridurre al massimo gli effetti futuri di una compromissione psichica che potrebbe svilupparsi in psicopatologia”. Durante il convegno è stata, infine, presentata la pubblicazione “Brividi a crepapelle” che raccoglie scritti e disegni degli alunni coinvolti dal progetto “Insieme ai bambini nel dopo terremoto”, promosso da numerosi soggetti del territorio (Comune di Asti, Ufficio Scolastico Provinciale, scuole, varie associazioni, Banca C.R. Asti, Fondazioni Cassa di Risparmio di Asti e Torino). I pensieri spaziano dal sisma all’esperienza teatrale, rivisitano le paure ma anche il divertimento, esaltano la solidarietà consegnando un inequivocabile messaggio di positività: “Laddove il terremoto distrugge, noi ricostruiamo…”.