Pari Opportunità e tecnologia: sta per iniziare “la settimana del Rosadigitale”, movimento nazionale di eventi divulgativi e pratici legati all’informatica e alla tecnologia, con una forte impronta “rosa”, e l’Istituto Castigliano si prepara a ospitarne la parte relativa alla nostra città, unico istituto piemontese (assieme al “Peano” e all’“Avogadro” di Torino) a partecipare. Programmazione, web marketing, robotica, elettronica, graphic e web design, giornalismo online, digital painting, fotografia digitale e tanti altri saranno i temi declinati in questa seconda edizione della rassegna, di portata europea, che vuole lanciare un forte messaggio di sensibilizzazione, accogliendo nelle sue giornate anche la festa delle Donne, ricordando così a bambine, ragazze e anziane, studentesse e docenti, mamme, lavoratrici storie ed esempi di grandi donne informatiche che hanno contribuito e che, in alcuni casi, tuttora cooperano attivamente per la società rendendola più innovativa. Nella mattina del 9 marzo dalle 8.45 alle 12.45 saranno ospitati nei laboratori della scuola i bimbi della classe 5 C della scuola primaria “Rio Crosio” di Asti, suddivisi in due gruppi per partecipare alternativamente alle attività pensate per loro. Un gruppo realizzerà un gioco/test con Scratch da sottoporre ai compagni, sotto la guida degli studenti tutor del Castigliano e il coordinamento della professoressa Jessica Paschini. L’altra metà dei bambini sarà impegnata nel Faber-Lab in un’attività di progettazione e produzione di gadget con la stampante 3D, con il coordinamento dei giovani tutor e del professor Mirko Marengo. I tutor appartengono alle classi 2F, 2E e 5B, mentre per l’accoglienza e l’organizzazione saranno coinvolte anche le studentesse del secondo anno dell’indirizzo socio-sanitario. A tutte le studentesse e a tutti gli studenti sarà richiesto di compilare un questionario sul loro rapporto con le tecnologie digitali; l’indagine per l’istituto Castigliano è coordinata dalla professoressa Stella Perrone. I risultati saranno oggetto di un laboratorio organizzato dalla professoressa Mariella Berra del Dipartimento CPS dell’Università di Torino.