scuolaE’ una realtà concreta dal 1996, ma è anche una vera e propria comunità, una sorta di famiglia allargata che ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita in uno dei quartieri più a rischio della città. Parliamo della cooperativa sociale Peter Pan che da 18 anni lavora quotidianamente con i giovani e non solo di Praia, proponendo una serie di attività che gravitano principalmente intorno al dopo-scuola. Una realtà che accoglie 80 giovani in età scolare, dai 6 ai 18 anni, di diverse nazionalità e che ogni giorno si tolgono dalla strada per passare alcune ore in compagnia di educatori e volontari, per fare i compiti, certo, ma anche per giocare e interagire e svolgere attività laboratoriali. Cinque giorni a settimana sono i locali della scuola elementare Gramsci ad accogliere il doposcuola che il  Peter Pan gestisce grazie alla preziosa collaborazione della cooperativa Jokko che fornisce personale qualificato e specializzato, come educatori, mediatori e psicologi. Una bella realtà nei quali i giovani continuano a tornare che resiste alla crisi economica solo grazie ai finanziamenti pubblici e privati. Saltato il contributo della Regione Piemonte per il biennio 2013-2015 è subentrata la Compagnia San Paolo che sosterrà le attività delle cooperative assieme alla Fondazione Crat, a quella della Crt e al Csv di Asti. Un impegno importante, che permette non solo di garantire la continuità di un progetto sociale importante, ma anche posti di lavoro, quelli dei dipendenti di Peter Pan e Jokko. Sono tre gli educatori Peter Pan che lavorano al doposcuola, coadiuvati da una mezza dozzina di volontari che ogni giorno dedicato qualche ora ai piccoli studenti. “Siamo un gruppo ben nutrito, in cui anche gli ex allievi tornano per dare una mano sia nelle attività scolastiche che di animazione – ha commentato Cinzia Bovio, presidente di Peter Pan -. Potremmo però essere di più, quindi chiunque voglia aiutarci e dare una mano è ben accetto”. Accanto al progetto di dopo-scuola sono cresciute col tempo altre iniziative di socializzazione. Non si va solo a fare i compiti, ma anche a studiare per prendere la patente, a compilare curriculum vitae e a trascorrere del tempo assieme a degli amici o ad altre mamme (da poco è stato creato un salottino dedicato proprio alle mamme). I numeri e le attività crescono anche se i problemi di carattere gestionale si fanno sentire. I ragazzi, assistiti gratuitamente (si paga solo l’iscrizione annuale alla cooperativa – 10 euro), sono suddivisi in turni in base alle fasce d’età, ma sono gruppi comunque numerosi e i locali della Gramsci non bastano più. “Avremmo necessità di una sede più grande, che ci permetta di ospitare anche i ragazzi fuori turno – ha commentato Giulia Composto presidente di Jokko -. In attesa di una risposta chiediamo almeno che il riscaldamento delle aule della Gramsci usate dal doposcuola rimanga acceso fino al tardo pomeriggio”.