COLPO DI FULMINE – IL MAGO DELLA TRUFFA

Regia: Glenn Ficarra, John Requa

Interpreti: Jim Carrey, Ewan McGregor, Leslie Mann, Rodrigo Santoro

Commedia scritta a quattro mani da due sceneggiatori al loro esordio alla regia, “Colpo di fulmine- Il mago della truffa” è ispirato a un fatto reale: la stravagante e iperbolica biografia di un ex poliziotto texano che, dopo aver rischiato la vita in un incidente d’auto, decide di uscire allo scoperto e dichiarare la propria omosessualità. Per far fronte alle costose esigenze del suo nuovo status e alla riscoperta predilezione per il lusso, l’uomo, che sullo schermo ha le fattezze di Jim Carrey, comincia ad architettare ingegnose truffe fino al giorno in cui non viene arrestato… E proprio in prigione si innamorerà di un altro carcerato, interpretato dall’affascinante Ewan McGregor, e in nome di questo sentimento darà libero sfogo al suo estro criminale, progettando fantasiose e ripetute evasioni.

 

 

LA CITTÀ VERRÀ DISTRUTTA ALL’ALBA

Regia: Breck Eisner

Interpreti: Timothy Olyphant, Radha Mitchell, Joe Anderson, Danielle Panabaker

Il film è il remake dell’omonima pellicola diretta da George A. Romero nel 1973, subito dopo aver girato “La notte dei morti viventi”. La nuova trasposizione amplifica l’orrore e accresce la tensione rispetto al modello originale, da cui trae però fedele spunto per la trama. Nella tranquilla cittadina di Ogden Marsh nel Mid West, gli abitanti cominciano a comportarsi in maniera insolita e inquietante. Un uomo armato di fucile irrompe nel campo da baseball durante una partita e lo sceriffo, che conosce tutti in città e pensa si tratti soltanto di un ubriaco, è costretto ad ucciderlo per evitare che sia lui stesso a sparargli. Di fronte a un episodio così inspiegabile, lo sceriffo e il suo aiutante decidono di indagare e insieme trovano un aereo precipitato in una palude in periferia, il cui carico altamente tossico ha ormai contaminato l’acqua della zona, liberando un virus capace di trasformare in folli assassini tutti coloro che ne entrano in contatto.

 


MATRIMONI E ALTRI DISASTRI

Regia: Nina di Majo

Interpreti: Fabio Volo, Margherita Buy, Luciana Littizzetto, Francesca Inaudi

Nanà (Margherita Buy) e Beatrice (Francesca Inaudi) sono due sorelle, figlie di una ricca famiglia fiorentina. La prima, nonché la maggiore, non è mai stata fortunata con gli uomini, il suo fidanzato storico l’ha abbandonata per l’abito talare, e ora a quarant’anni si ritrova a dover organizzare il matrimonio della secondogenita, carina e spigliata, con un giovane uomo impudente e apparentemente spregiudicato (Fabio Volo). Per fortuna a consigliarla c’è Benedetta (Luciana Littizzetto) l’amica con cui gestisce una piccola libreria. L’intransigenza e l’insoddisfazione di Nanà, sola da troppo tempo e abituata a trattenere le emozioni, si scontreranno presto con l’esuberanza di un futuro cognato capace di conquistare proprio tutti. Terzo lungometraggio per Nina di Majo, napoletana classe 1975 e già regista di “Autunno” (1999) e “L’inverno” ( 2002), “Matrimoni e altri disastri” è una commedia semplice e frizzante, costellata di gaffe imbarazzanti e battute schiette.

 

 

AMABILI RESTI

Regia: Peter Jackson

Interpreti: Saoirse Ronan, Mark Wahlberg, Rachel Weisz, Stanley Tucci, Susan Sarandon

Pennsylvania, anni ‘70. Susie, una ragazzina di quattordici anni appassionata di fotografia, viene assassinata dal suo insospettabile vicino di casa. Da quel momento il suo spirito si ritrova sospeso tra cielo e terra e il suo ricordo continua a vivere come presenza-assenza nel cuore di tutti i suoi cari: il padre con cui costruiva modellini di barche; la madre che non riesce ad elaborare il lutto; la sorella che cerca di indagare sulla sua scomparsa; il fratellino che la vede come un fantasma buono; la nonna che tenta di lasciarsi la tragica perdita alle spalle e guardare avanti; il compagno di scuola che le aveva dato il primo appuntamento… Ma soprattutto resta nella mente del killer che l’ha brutalmente uccisa e che pensa alla prossima mossa. Peter Jackson, il regista de “Il signore degli anelli”, mette da parte maghi, hobbit, elfi ed epiche battaglie, per realizzare un film più intimo e dalle forti emozioni, traducendo in immagini l’omonimo romanzo scritto da Alice Sebold.

 

 

SCUSA MA TI VOGLIO SPOSARE

Regia: Federico Moccia

Interpreti: Raoul Bova, Michela Quattrociocche, Andrea Montovoli, Luca Angeletti, Francesca Antonelli

Lo scrittore e regista romano Federico Moccia porta sul grande schermo un altro dei suoi best seller, “Scusa ma ti voglio sposare”, sequel su carta e ora anche su pellicola di “Scusa ma ti chiamo amore”. Dopo essersi conosciuti in seguito a un incidente stradale e dichiarati amore eterno al faro, Alex (Raoul Bova) e Niki (Michela Quattrociocche) hanno deciso di fare il grande passo: convolare a nozze. Nonostante la differenza d’età infatti, il quarantenne pubblicitario ha capito che questa ragazza allegra e spensierata è la donna giusta per lui. Niki all’inizio è entusiasta all’idea del matrimonio, ma poi, con l’approssimarsi della data, la paura prende il sopravvento e la spinge a fare un passo falso: mandare a monte i preparativi e lasciarsi tentare da un nuovo incontro. Accanto ai due protagonisti ritroviamo i loro amici di sempre, ognuno a confronto con i propri sogni, ventenni spesso più mature della controparte maschile. Il risultato è una commedia sentimentale Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. infarcita di romantici stereotipi e divertenti siparietti comici.

 

 

PARANORMAL ACTIVITY

Regia: Oren Peli

Interpreti: Katie Featherston, Micah Sloot, Mark Fredrichs, Randy McDowell

Un horror nello stile documentaristico di “The Blair Witch Project”, frutto di un’abilissima campagna di marketing che in America ha alimentato un vero e proprio fenomeno e sbancato il botteghino. Realizzato in una sola settimana a casa del regista esordiente con un budget di appena 15.000 dollari, il film low cost ha superato i cento milioni di dollari di incasso negli Stati Uniti. La storia ha un assunto piuttosto comune tra le pellicole di genere: Micah e Katie sono una coppia di fidanzati che vive in un appartamento per sposini nella periferia di San Diego. Su di loro aleggia però una terribile minaccia: lo spirito che segue Katie dall’età di otto anni rinnova il suo tormento proprio ora che la ragazza sembra aver trovato un po’ di serenità, e manifesta la sua presenza attraverso episodi paranormali che si verificano mentre i due giovani dormono. Per chiarire il mistero, Micah decide di lasciare accesa una videocamera per tutta la notte: le riprese sveleranno fenomeni molto inquietanti…

 

HACHIKO – IL TUO MIGLIORE AMICO

Regia: Lasse Hallström

Interpreti: Richard Gere, Joan Allen, Cary-Hiroyuki Tagawa.

Toccante e coinvolgente remake americano per mano di Lasse Hallström (“Chocolat”, “The Hoax – l’imbroglio”) di una pellicola giapponese del 1987, a sua volta ispirata alla storia vera di Hachi, in italiano Otto, il cane divenuto famoso nella terra del sol levante per essersi recato ogni giorno alla stazione ferroviaria con la speranza di veder scendere dal treno il padrone ormai morto da dieci anni. Nel film, il cucciolo di razza Akita, perduto su una banchina da un fattorino distratto, approda in America dal lontano Tibet e qui viene ritrovato e raccolto da Parker Wilson, un insegnante di musica, sposato con figli. Vincendo le resistenze della moglie, Parker accoglie Hachi nella sua casa e nella sua vita, condividendo con lui quasi ogni momento della giornata. Una tenera storia di fedeltà e dedizione costruita su soggettive canine, innevate atmosfere natalizie, commozione inarrestabile provocata da tristi destini e non attenuata dal conoscerli fin dall’inizio.

IO, LORO E LARA

Regia: Carlo Verdone

Interpreti: Carlo Verdone, Laura Chiatti, Anna Bonaiuto, Marco Giallini, Angela Finocchiaro

Carlo Verdone è Don Carlo, un missionario che, dopo aver trascorso dieci anni in Africa, decide di tornare a Roma dalla sua famiglia per affrontare vicino ai suoi cari un periodo di profonda crisi spirituale. Ma ad attenderlo in Italia ci sono un padre appena risposato con una badante moldava molto più giovane di lui, un fratello cocainomane e una sorella divorziata con a carico una figlia adolescente “emo”. Preoccupati per il patrimonio di famiglia e troppo presi dai loro problemi personali, nessuno trova il tempo di ascoltare i dubbi del sacerdote. E poi arriva Lara, la figlia della nuova moglie di papà, che dietro le false apparenze di una ragazza dai facili costumi, nasconde in verità un delicato segreto e una sincera umanità destinata a riportare l’armonia in casa di Don Carlo. “Io, Loro e Lara” rappresenta il tentativo del regista e attore romano di realizzare un film leggermente più impegnato e con uno sguardo, pur sempre divertito, verso il sociale. Alla fine però, i momenti migliori rimangono quelli in cui la verve comica fuoriesce inarrestabile e irresistibile.

IL RICCIO

Regia: Mona Achache

Interpreti: Josiane Balasko, Garance Le Guillermic, Togo Igawa, Anne Brochet.

Il caso letterario del 2007, firmato da Muriel Barbery, perde “l’eleganza” nel titolo e diventa un film. Renée è la portinaia di un palazzo signorile abitato dall’alta borghesia parigina. Introversa e scontrosa, dietro la porta e i vetri della sua guardiola, pratica la solitudine e la lettura di classici. Appassionata di Tolstoj e di arte orientale, la donna ha cinquantaquattro anni, un gatto e un segreto doloroso mai rivelato. L’arrivo nello stabile di Monsieur Ozu, un ricco giapponese dal cuore nobile, e l’amicizia con Paloma, un’intelligentissima dodicenne figlia però di genitori ottusi, cambieranno la sua vita.

 

A SERIOUS MAN

Regia: Ethan e Joel Coen

Interpreti: Michael Stuhlbarg, Richard Kind, Fred Melamed, Sari Lennink, Aaron Wolf.

Minnesota 1967. Larry Gopnik, professore di fisica in un’università del Mid West, è un uomo onesto, laborioso e semplice, insomma “serio” a tutti gli effetti. Ma la moglie, che si è invaghita di un amico vedovo, vuole cacciarlo di casa; il figlio fuma spinelli e frequenta senza profitto la scuola ebraica; la figlia gli ruba i soldi per rifarsi il naso e il fratello, infine, lo mette continuamente nei guai. A questa disastrata situazione si aggiunge poi tutta una serie di circostanze bizzarre e a Larry non resta che fare appello alla saggezza rabbinica. Dopo traversie, incubi e meteo avverso, l’uomo cercherà la via della riscossa. Un mix di humour nero, freddure, affondi surreali e riflessioni sociali per quest’ultimo film dei fratelli Coen che, ancora una volta, firmano una commedia spiazzante e irriverente, sfoderando un caustico umorismo ebraico.


A CHRISTMAS CAROL

Regia: Robert Zemeckis

Interpreti: Jim Carrey, Colin Firth, Bob Hoskins, Gary Holdman, Robin Wright Penn

Il vecchio e avaro Scrooge è refrattario all’atmosfera natalizia e non intende condividerne le gioie né con il nipote né con i suoi dipendenti. La notte della vigilia però riceverà la visita di tre fantasmi: uno gli mostrerà i suoi Natali passati, uno quello presente e l’ultimo quello futuro, in cui lui sarà morto e nessuno avrà un buon ricordo della sua esistenza. Si contano oltre venti trasposizioni cinematografiche del “Canto di Natale” (1843) di Dickens, ma A Christmas Carol è indubbiamente la versione più innovativa. Si tratta infatti del terzo film realizzato con il performance-capture della ImageMovies di Zemeckis, dopo Polar Express e La leggenda di Beowulf. Una tecnica in grado di trasformare attori in carne ed ossa in cartoon utilizzando tute sintetiche e cineprese computerizzate. Zemekckis coglie il profondo senso morale dell’opera di Dickens e non ne attenua i toni, pertanto alcune sequenze risultano degne di un horror di classe. Inoltre il 3 D con la sua magia enfatizza tutto, regalando la sensazione di essere sospesi tra immaginario e realtà.


NINJA ASSASSIN

Regia: James Mc Teigue

Interpreti: Rain, Naomie Harris, Ben Miles, Rick Yune, Randall Duk Kim.

Ninja Assassin è un film sulle arti marziali in cui il sangue sprizza e scorre a litri tanto da rasentare l’horror. Un omaggio ai b-movie di questo genere cinematografico dove il cult sconfina spesso e volentieri nello splatter. Rapito da bambino dal perfido capo del clan Ozuna per farne un killer mercenario, Raizo (interpretato da Rain, ballerino e cantante coreano) ormai adulto decide di ribellarsi. Braccato dal mondo ninja e come tale condannato a vivere nell’anonimato, sceglierà di collaborare con una poliziotta dell’Europol che indaga sui legami tra questi guerrieri e una serie di omicidi insoluti. Insieme sbaraglieranno la setta segreta. Si tratta del percorso di vendetta di un uomo addestrato a uccidere che, dietro cappa e spada però, conserva un animo gentile.

LA DURA VERITÀ

Regia: Robert Luketic

Interpreti: Katherine Heigl, Gerard Butler, John Michael Higgins, Nick Searcy, Kevin Connolly

Abby è produttrice affermata di un talk show mattutino, ma nella vita privata ha molto meno successo, soprattutto in quella di coppia. Quando il suo programma subisce un calo degli ascolti, è costretta a dare spazio a un nuovo opinionista, lo sfrontato e cinico Mike che dà consigli piuttosto basilari e coloriti sui rapporti uomini e donne. Gli ascolti del network si impennano e la stessa Abby decide di seguire i suggerimenti del brutale esperto per sedurre il vicino di casa, Colin. Una commedia sulla guerra tra i sessi, sofisticata e sguaiata allo stesso tempo, che diverte senza guizzi di originalità ma facendo leva su assodati e infallibili luoghi comuni.

IL MIO AMICO ERIC

Regia: Ken Loach

Interpreti: Steven Events, Eric Cantona, Stephanie Bishop

Eric Cantona è una leggenda del calcio, soprattutto per i tifosi del Manchester United. Eric Bishop invece è un postino inglese di mezz’età con il poster del suo idolo appeso alla parete. I suoi attacchi di panico gli impediscono di avere una relazione stabile: il suo primo matrimonio è andato in frantumi e così anche il secondo, e ora la sua vita sta attraversando un periodo buio tra i rimpianti di ieri (il suo primo amore) e i problemi di oggi (figli e nipoti di cui prendersi cura). Ma proprio quando tutto sembra sfuggirgli di mano, ecco che l’altro Eric si materializza nella sua stanza nelle vesti di un amico immaginario, pronto a guidare il postino sulla strada della felicità. L’idea del film, nata proprio da Cantona che recita nella parte di se stesso, porta una ventata di ironia e ottimismo nel repertorio di Ken Loach. Costellato di battute e aforismi irresistibili, Il mio amico Eric diverte e commuove, mescolando commedia e sentimentalismo. E dietro al sorriso, Loach riesce ancora una volta a fare riflessioni importanti sulla vita, l’amicizia, la lotta e la solidarietà, utilizzando il tifo calcistico come metafora di una comunità.

 

BASTA CHE FUNZIONI

Regia: Woody Allen

Interpreti: Larry David, Evan Rachel Wood, Ed Begley jr., Patricia Clarkson, Conleth Hill.

Dopo la fortunata parentesi europea, Woody Allen torna a girare nella sua amata New York una commedia fresca e piacevolissima. Larry David, attore americano molto noto in patria per la sua incredibile carica caustica, interpreta Boris Yellnikoff, vero e proprio alter ego di Allen sullo schermo. Scienziato misantropo, nevrotico e ipocondriaco, Boris si innamora di una ragazza molto più giovane di lui: Melodie, una ventenne appena scappata di casa, che riesce a convincerlo ad ospitarla per una notte sul divano del suo disastrato appartamento di Chinatown. Lei solare, ingenua e arrendevole, lui acido, stizzoso e cinico, insieme visitano la città, in una serie di duetti tipici del cinema di Allen, e poi, contro ogni aspettativa, si sposano. Il matrimonio, però, verrà presto movimentato dall’arrivo dei genitori della ragazza…

 

PELHAM 1-2-3: OSTAGGI IN METROPOLITANA

Regia: Tony Scott

Interpreti: Denzel Washington, John Travolta, James Gandolfi, John Turturro.

Remake de Il colpo della metropolitana, film diretto nel 1974 da Joseph Sargent, Pelham 1-2-3 indica il luogo (Pelham Bay Park) e l’orario (l’una e ventitré) di passaggio di un treno della metropolitana di New York. Denzel Washington è un impiegato comunale che gestisce e coordina lo smistamento del metrò; John Travolta, invece, è il capo di una banda criminale che tiene in ostaggio i passeggeri di un treno, in attesa di un riscatto di dieci mila dollari. Messo da parte lo humour del primo film con Walter Matthau, Tony Scott punta tutto sull’azione e sull’adrenalina: montaggio serrato e movimenti improvvisi della macchina da presa. Il risultato è una pellicola d’intrattenimento frenetica e chiassosa, che spesso finisce per apparire anche poco plausibile.

 

 

THE INFORMANT!

Regia: Steven Soderbergh

Interpreti: Matt Damon, Scott Bakula, Joel McHale, Melanie Lynskey

Presentato fuori concorso alla 66ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, l’ultimo lavoro dell’acclamato regista di Traffic ed Erin Brockovich racconta la doppia vita di un biochimico che si improvvisa agente segreto del FBI per smascherare le frodi dei suoi superiori. Accecato dal desiderio di popolarità, cadrà vittima di un irresistibile impulso alla menzogna, che gli farà perdere il senso della realtà inghiottendolo nel vortice di bugie da lui stesso creato. Tratta dall’omonimo libro inchiesta del giornalista Kurt Eichenwald, questa black comedy percorre le tappe di una storia vera che l’eclettico Soderbergh, dopo la parentesi ambiziosa dell’omaggio a Che Guevara, decide di rappresentare con leggerezza e ironia. La parte più comica è sorretta dall’esilarante Matt Damon, nascosto dietro baffi e occhiali poco attraenti e una pancetta da uomo qualunque.

 

NOTORIOUS

Regia: George Tillman Jr.

Interpreti: Jamal Woolard, Angela Basset, Derek Luke.

Cronaca romanzata della vita di Chris “The Notorious B.I.G.” Wallace, icona del rap. Il 9 marzo 1997 Christopher George Latore Wallace, meglio conosciuto come The Notorious B.I.G., sta rientrando al suo hotel dopo una serata di gala, quando un uomo a bordo di un’auto apre il fuoco uccidendolo all’istante. Partendo dalla notte dell’omicidio, il regista George Tillman Jr. ripercorre tutte le tappe dell’ascesa del cantante, da quando da ragazzino veniva deriso dai suoi compagni di scuola per la sua mole e per l’attitudine a scrivere rime, agli anni in cui spacciava droga per le strade di Brooklyn, dalle tormentate storie d’amore al primo contratto discografico. La colonna sonora del film è interamente formata dai brani composti da Notorius B.I.G., che scandiscono le diverse fasi della vita dell’artista con i loro testi taglienti e autobiografici.


NEMICO PUBBLICO N.1 – L’ISTINTO DI MORTE

Regia: Jean François Richet

Interpreti : Vincent Cassel, Cécile De France, Gérard Depardieu, Roy Dupuis.

Vincent Cassel è Jacques Mesrine, il più famoso gangster mai esistito in Francia. Attorno alla sua figura, quella di un malavitoso narcisista e violento, Richet costruisce un film suddiviso in due parti ispirate dall’autobiografia scritta in carcere dallo stesso Mesrine. In questo primo capitolo assistiamo alla trasformazione in bandito di un ragazzo come tanti che ha imparato a uccidere nella guerra in Algeria. Successivamente si sgrana sullo schermo una serie di rapine, eccidi, torture, imprigionamenti e fughe rocambolesche, il tutto accompagnato da un certo alone di romanticismo che si va via via creando attorno a un Mesrine capace al contempo di gesti leali e di ogni bassezza . Un poliziesco concepito sul modello dei film d’azione americani degli anni ‘70, che punta tutto sul ritmo e sull’energia di una narrazione colma di ellissi, per descrivere il fascino oscuro di un personaggio megalomane e spericolato.


LA RIVOLTA DELLE EX

Regia: Mark Waters

Interpreti: Matthew McConaughey, Jennifer Garner, Breckin Meyer, Lacey Chabert, Michael Douglas.

Connor è un fotografo di successo nel campo della moda, con la fama del play-boy irresistibile. Ritornato nella casa di famiglia per partecipare alle nozze del fratello minore, ne combina di tutti i colori per mandare a monte la cerimonia, provocando l’ira e l’assalto di una sterminata folla di ex. A un certo punto compariranno alcuni fantasmi della sua vita passata, in particolare uno zio, interpretato da Michael Duglas, che gli aveva dato lezioni di libertinaggio, e questi spettri lo condurranno avanti e in dietro nel tempo con l’obiettivo di redimere l’impenitente seduttore, riconciliandolo con la sua capacità d’amare. Se i flashback ripercorrono il passato affettivo del protagonista, mostrando il vivace campionario femminile desiderato, amato e abbandonato nel corso della sua esistenza, i flashforward gli anticipano un futuro tragico, risultato di una vita spesa a disprezzare le donne. Una commedia sentimentale moralista e poco originale che, sull’esempio (forse un tantino saccheggiato) de La vita è meravigliosa di Capra, affronta il mito della seconda chance, di quell’opportunità che tutti vorremmo per rimediare ai torti commessi e recuperare le occasioni perdute.

 

TRANSFORMERS: LA VENDETTA DEL CADUTO

Regia: Michael Bay

Interpreti: Shia LaBeouf, Megan Fox, John Turturro, Rainn Wilson, Isabel Lucas

I Decepticon sono tornati e questa volta con un piano ancora più ambizioso: determinare le sorti dell’intero universo. Gli Autobot invece, che nel primo episodio erano usciti vittoriosi dalla battaglia per la Terra, ora collaborano con il governo anche se non godono più della completa fiducia. Sam (Shia LaBeouf), infine, vuole andare al college per avere una vita normale ma gli eventi continuano ad ostacolarlo: insieme agli Autobot dovrà infatti affrontare la nuova minaccia. Nel secondo capitolo della saga ispirata ai giocattoli Hasbro troviamo ovviamente ancora robot buoni contro robot cattivi: colossi digitali che combattono e distruggono tutto ciò che si trova loro attorno, corpi metallici che si dilaniano l’un l’altro e (sorpresa) sanguinano. Se da un lato la spettacolarità degli effetti speciali è portata ai massimi livelli, dall’altro, come accade spesso nella peggior tradizione dei sequel, la trama finisce per risultare inconsistente e accessoria. Un prodotto d’azione e mero intrattenimento per ragazzini e appassionati del genere.

 

 

I LOVE RADIO ROCK

Regia: Richard Curtis

Interpreti: Philip Seymour Hoffman, Bill Nighy, Rhys Ifans, Nick Frost, Kenneth Branagh

Inghilterra, 1966. Mentre l’austera Bbc concedeva ai suoi ascoltatori solo due ore di rock’n roll a settimana, una stazione radio collocata su un barcone al largo del Mare del Nord e gestita da una ciurma di eclettici dj trasmetteva musica pop e rock 24 ore su 24. In poco tempo l’emittente pirata divenne una postazione d’avanguardia, un baluardo di trasgressione in modulazione di frequenza, un inno di libertà musicale, culturale e sessuale per milioni di giovani inglesi. Proprio per queste ragioni l’intransigente governo britannico intraprese una crociata per censurare “quegli oltraggiosi” corsari dell’aria. Sembra una farsa, invece è Storia. Lo sceneggiatore di Quattro matrimoni e un funerale e Notting Hill, già regista di Love actually, torna dietro la macchina da presa per dirigere una commedia brillante e ispirata, costellata di gag, ottime battute e divagazioni bizzarre. Davanti all’obiettivo un equipaggio di scatenati e bravissimi interpreti, ma il vero motore di tutta la vicenda rimane fino alla fine la stupenda musica dei Kinks, degli Stones, di Dusty Springfield e Jimi Hendrix.

 

 

THE READER – A VOCE ALTA

Regia: Stephen Daldry

Interpreti: Kate Winslet, David Kross, Ralph Fiennes, Bruno Ganz

Germania, secondo dopoguerra. Un giovane tedesco di nome Michael viene portato dal suo professore di diritto ad assistere a un processo contro alcune donne accusate di essere state aguzzine in un lager nazista e responsabili dirette della morte di ben trecento prigioniere ebree. Tra le imputate il ragazzo riconoscerà l’amante di un tempo: Hanna, una donna misteriosa e molto più grande di lui che, nei momenti di intimità, era solita farsi leggere romanzi e novelle per compensare il suo analfabetismo. Incapace, di fronte a crimini così gravi, di rivelare quel legame proibito, Michael sceglierà di rimanere un testimone muto. Presentato fuori concorso alla Berlinale di quest’anno, The Reader nasce da un progetto di Anthony Minghella e Sydney Pollack, affidato poi alle sapienti mani di Stephen Daldry, l’acclamato regista di Billy Elliot, dopo la scomparsa dei due cineasti. Kate Winslet, vera punta di diamante del film, riesce magnificamente a riassumere nel proprio volto, quasi senza parole, il dramma di una generazione cieca di fronte all’Olocausto, schiacciata dal peso di una colpa collettiva che non si può cancellare. Meritatissimo l’Oscar come miglior attrice.

 

VINCERE

Regia: Marco Bellocchio

Interpreti: Giovanna Mezzogiorno, Filippo Timi, Corrado Invernizzi, Michela Cescon

Un melodramma italiano intriso di ferocia e passione, che porta alla luce una pagina segreta della vita di Benito Mussolini: ombre riemerse da un passato che si tentò di cancellare con ogni impietoso mezzo. Bellocchio, l’acclamato regista di “Buongiorno, notte”, mette in scena la tragica storia di Ida Dalser, la donna che, prima dello scoppio della Grande guerra, fu amante e forse persino sposa di un giovane Mussolini allora ardente socialista. Per lui, il suo eroe, per finanziare il Popolo d’Italia, sacrificò tutti i suoi beni e da lui ebbe anche un bambino, Benito Albino. Finirà disconosciuta, rinnegata e annientata in manicomio e la stessa sorte toccherà a suo figlio: entrambi divenuti figure scomode e di intralcio nell’ascesa “senza macchia” del Duce. Giovanna Mezzogiorno è bravissima a dar corpo a un personaggio tenace e ostinato oltre la disperazione, incapace di arrendersi al compromesso e di rinunciare a professare instancabile la propria verità. Sullo sfondo emerge con forza, soprattutto attraverso le numerose immagini di repertorio, la Storia d’Italia, come se la vicenda della Dalser, colpevole di essersi lasciata sopraffare dai propri entusiasmi, riflettesse in qualche misura la parabola di una nazione intera.


UOMINI CHE ODIANO LE DONNE

Regia: Niels Arden Oplev

Interpreti: Michael Nyqvist, Noomi Rapace, Lena Endre, Sven-Bertil Taube

Approda anche sugli schermi italiani l’attesissimo film ispirato al primo volume della trilogia scritta dal giornalista svedese Stieg Larsson, scomparso prematuramente nel 2004. Pubblicati postumi, i suoi romanzi hanno letteralmente conquistato il mondo con oltre dieci milioni di copie vendute. Diretta da un regista danese con alle spalle un curriculum per lo più televisivo, la pellicola racconta senza sconti la storia della tormentata Lisbeth, una hacker punk tatuata e cosparsa di piercing, e del giornalista senza paura Blomkvist, entrambi coinvolti in una misteriosa indagine su una serie di delitti avvenuti quarant’anni prima. Nelle note di regia Opley scrive: “Nei panni di Blomkvist, l’attore Mikael Nyqvist (svedese come la sua comprimaria) esprime tutta l’umanità, l’empatia e la capacità intellettuale che ci aspettiamo dal suo personaggio. Lisbeth Salander invece è un’eroina drammatica molto impegnativa e non è stato facile trovare un’interprete all’altezza, ma Noomi Rapace ha trasformato se stessa fino a diventare il suo personaggio in modo assolutamente perfetto.” Atmosfere gotiche, emozioni forti, intrighi famigliari e situazioni controverse fanno del film un’opera avvincente e dura almeno quanto il libro, di cui mantiene lo spirito tagliente soprattutto nel mostrare il lato oscuro della società.


COCO AVANT CHANEL – L’AMORE PRIMA DEL MITO

Regia: Anne Fontaine

Interpreti: Audry Tautou, Alessandro Nivola, Benoit Poelvoorde, Marie Gillain

Storia della più famosa creatrice di moda di tutti i tempi: colei che, dotata di grande intelligenza e cultura, seppe rivoluzionare i costumi nella Francia del primo Novecento, facendo dell’eleganza e dell’eccentricità del suo stile un simbolo di emancipazione femminile. Chanel rivolse alle donne dell’epoca l’invito a spogliarsi di fronzoli e corsetti, per uscire dalle costrizioni culturali imposte da una società maschilista, anche attraverso un nuovo modo di vestire. Gabrielle, in arte Coco, crebbe in orfanotrofio dopo essere stata abbandonata dal padre e qui imparò a cucire. All’inizio fu una semplice sartina, finché l’incontro con un gentiluomo inglese, suo grande amore, non le permise di assecondare la sua naturale inclinazione a confezionare cappelli e abiti di indiscussa classe. Il ritratto di una donna capace di reagire con fierezza e creatività a una vita che si prefigurava triste e ingrata.

 

STAR TREK – IL FUTURO HA INIZIO

Regia: J.J.Abrams

Interpreti: Chris Pine, Zachary Quinto, Eric Bana, Simon Pegg, Winona Ryder

Diretto dal regista newyorkese J.J.Abrams, creatore e produttore del telefilm “Lost”, arriva l’undicesimo capitolo della saga cinematografica di Star Trek, ispirata alla serie di fantascienza più popolare nella storia del piccolo schermo. In quest’ultimo episodio, la sempre più tecnologica nave spaziale Enterprise si trova “teletrasportata” nel passato, in un tempo in cui hanno avuto origine tutte le avventure siderali e senza frontiere del suo equipaggio. Ed è così che vediamo i giovanissimi Kirk e Spock muovere i primi passi nella Flotta Stellare e stringere lentamente amicizia, malgrado le accese rivalità e le profonde differenze caratteriali. L’istinto contro la ragione: il futuro capitano è infatti un ragazzo ribelle che si lascia travolgere dalle emozioni, mentre il vulcaniano appare più virtuoso e controllato, ad unirli però, come per la maggior parte degli adolescenti, c’è la comune ricerca di una propria identità. Effetti speciali e montaggio spazio-tempo dominano la scena, ma la vera protagonista del film è la trama, capace di rinnovarsi e risultare ancora una volta avvincente. Attraverso l’esplorazione di nuovi mondi e nuove soluzioni narrative, J.J.Abrams è riuscito a dirottare l’Enterprise verso un futuro ancora tutto da scrivere e da vedere, sempre e comunque nel pieno rispetto del mito e della tradizione.


ANGELI E DEMONI

Regia: Ron Howard

Interpreti: Tom Hanks, Ewan McGregor, Ayelet Zurer, Stellan Skarsgard, Pierfrancesco Favino

Tre anni dopo l’adattamento cinematografico de “Il codice da Vinci”, il best seller di Dan Brown sulla presunta natura umana del Cristo, Ron Howard porta sul grande schermo “Angeli e Demoni”, il romanzo scritto in precedenza dal medesimo autore. Questa è pertanto la prima avventura dell’ormai celebre professor Langdon, lo studioso di simbologia con il volto di Tom Hanks, che qui dovrà indagare sulla misteriosa morte di uno scienziato, sulla scomparsa di quattro cardinali alla vigilia del conclave e sulla scoperta di una confraternita detta degli Illuminatati, venuta dal passato a rivendicare il primato della scienza sulla Chiesa e sullo Spirito. Un thriller esoterico ambientato lungo le strade di Roma, nei sotterranei e nelle basiliche della Città eterna, in gran parte ricostruita in studio e al computer dopo il veto del Vaticano.


EARTH – LA NOSRA TERRA

Regia: Alastair Fothergill e Mark Linfield

Genere: documentario

Se il fascino del cinema sta ancora nel mostrare qualcosa di mai visto prima, allora “Earth – la nostra terra” è un piccolo capolavoro capace di catturare e raccontare la natura con il potere delle immagini digitali. Nato dalla serie tv Planet Earth, in collaborazione con la BBC e la Disneynature, il documentario vanta cifre da kolossal: 40 troupe in 200 location sparse tra 26 Stati, per quasi 5 anni di lavorazione e 1000 ore di riprese in alta definizione. Lungo un ciclo completo di stagioni a partire da gennaio, la voce narrante ci porta dall’Artico ai Tropici, dall’oceano al deserto passando per la foresta pluviale. Dopo aver fotografato paesaggi mozzafiato, ghiacci, nuvole, piante, fiori e costellazioni, la macchina da presa si sofferma in particolare sugli spostamenti e la sorte di alcuna famigliole di orsi, elefanti e balene. Le scene tese di lotta tra cacciatori e prede sono girate in slow motion e abilmente stemperate dall’alternanza con momenti buffi della vita di alcune specie animali e curiosi rituali di corteggiamento. Il film non manca di registrare anche gli effetti devastanti dell’inquinamento sull’ambiente e in special modo dell’effetto serra sull’orso polare.

 

X- MEN LE ORIGINI: WOLVERINE

Regia: Gavin Hood

Interpreti: Hugh Jackman, Liev Schreiber, Ryan Reynolds, Dominic Monaghan

Quarto capitolo della saga di X-Men, Wolverine nasce come il prequel dell’intera vicenda. Il regista sudafricano Gavin Hood riprende l’epopea iniziata nove anni fa da Brian Singer e ritorna all’origine, svelando i retroscena di un protagonista immemore del proprio passato. Gli X-Men sono un gruppo di mutanti reclutati come militari sotto copertura e Wolverine è uno di loro: connotato da un’irrefrenabile indole violenta, quando si arrabbia sfodera dalla nocche delle mani sei artigli affilati. Nel nuovo film, dopo un cupo preambolo di omicidio e vendetta, vediamo in un montaggio serrato due bambini che scoprono di essere fratelli, scappano insieme, diventano adulti e invincibili soldati nella guerra civile americana, nelle due Guerre mondiali e in Vietnam. Sono appunto Wolverine (Hugh Jackman) e Sabretooth (Liev Schreiber), anche lui dotato di poteri straordinari, presto destinati a trovarsi su fronti opposti…

 

 

LE AVVENTURE DEL TOPINO DESPEREAUX

Regia: Sam Fell, Robert Stevenhagen
Genere: Animazione

Dopo il Remy di Ratatouille, ecco un altro simpatico roditore diventare protagonista sul grande schermo: si tratta del minuscolo Despereaux Tilling, un impavido e curioso topolino sempre a caccia di avventure da favola. Un animo audace e cavalleresco incorniciato da un paio di grosse orecchie da Dumbo, un animaletto fuori dal comune anche per la sua attitudine a leggere i libri anziché rosicchiarli. Accanto a lui c’è l’amico Roscuro, un ratto di nave finito per errore tra i suoi simili di città: entrambi sono perseguitati dagli umani e reietti dalla rispettive famiglie. Ma tutto ciò non servirà a scoraggiarli e a farli desistere dall’impresa di salvare la principessa di Dor e riportare l’armonia nel fantastico regno. Tratto dal best sellers per l’infanzia scritto da Kate DiCamillo, il primo lungometraggio in computer grafica della Universal è un’avventura intelligente, che affronta i temi della speranza, del perdono e del coraggio. La cornice medievale, le miniature, i costumi, le segrete: tutto è disegnato con incantevole grazia pittorica.

 

 

CHE – GUERRIGLIA

Regia: Steven Soderbergh
Interpreti: Benicio Del Toro, Demiàn Bichir, Rodrigo Santoro, Catalina Sandino Moreno

Secondo episodio della monografia dedicata alla vita di Ernesto Guevara. Dopo aver contribuito a rovesciare la dittature di Batista, il Che lascia Cuba e Fidel Castro e sparisce. Ricompare segretamente in Bolivia, dove riunisce un gruppo di ribelli intenzionati a portare la rivoluzione vittoriosa in tutta l’America Latina. Ma il sostegno della gente del posto è scarso e il territorio inospitale, così la presenza di Guevara viene scoperta e gli scontri hanno inizio prima del previsto. La vicenda virerà verso la tragica conclusione che tutti ben conosciamo. Che-Guerriglia è il film dell’assedio e della caduta del mito: bloccati dall’indifferenza della popolazione e dalla risoluta opposizione dei potenti, il Che, ormai stanco e malato, e i compagni non avanzano ma girano intorno, impaludati, con l’acqua fredda all’altezza delle spalle e i fucili puntati addosso. Intensa e mimetica l’interpretazione di Benicio Del Toro, meno efficace perché poco appassionata la regia di Steven Soderbergh.

 

QUESTIONE DI CUORE

Regia: Francesca Archibugi

Interpreti: Antonio Albanese, Kim Rossi Stuart, Micaela Ramazzotti, Francesca Inaudi

Tratto dall’omonimo e autobiografico romanzo dello sceneggiatore Umberto Cantarello, l’ultimo film della Archibugi racconta la storia semplice e toccante di un’amicizia nata per caso in una stanza d’ospedale. Ricoverati lo stesso giorno per un attacco cardiaco, il carrozziere Angelo (Rossi Stuart), specializzato in auto d’epoca, sposato, con due figli e il terzo in arrivo, e lo sceneggiatore Alberto (Albanese), in crisi creativa ed esistenziale, intrecceranno indissolubilmente le loro strade. L’uno entrerà a far parte della vita dell’altro: compensandosi e sostenendosi a vicenda con l’ironia che scherma la paura di morire, i due daranno vita ad una grande famiglia insieme alla moglie e ai bambini di Angelo. Una pellicola delicata, sul senso della vita e dei rapporti interpersonali, che merita un plauso particolare per il cast di ottimi attori, tutti apprezzabili per la leggerezza e la sincerità delle interpretazioni, la complicità nello scambio di battute e gli sguardi e i silenzi carichi di significato.

 

LOUISE MICHEL

Regia: Benoit Delépine, Gustave de Kervern
Interpreti: Yolande Moreau, Bouli Lanners, Robert Dehoux

Un gruppo di operaie di una fabbrica tessile del nord della Francia si ritrova a perdere il lavoro da un giorno all’altro, in seguito al temuto ridimensionamento dell’azienda. Guidate da Loiuse, la più determinata e arrabbiata di tutte, le neo disoccupate decidono di raccogliere il denaro delle liquidazioni per assoldare un sicario che scovi e uccida il loro padrone. La donna ingaggia un certo Michel e insieme a lui parte alla ricerca del capo, ma si sa in una multinazionale non è sempre facile capire chi stia davvero al vertice…L’improbabile coppia formata dall’analfabeta, rude e “mascolina” Louise, che ha molti anni di galera alle spalle per omicidio, e il corpulento ma imbranato Michel, incapace di fare del male a una mosca, darà vita a situazioni paradossali ed esilaranti. Una commedia perfida e nerissima che sembra rifarsi alla cronaca più recente: grotteschi e beffardi, i due registi scherzano con ferocia sulla disperazione contemporanea, inseguendo il trionfo della giustizia proletaria.

 

 

FAST & FURIOUS – SOLO PARTI ORIGINALI

Regia: Justin Lin
Interpreti: Vin Diesel, Paul Walker, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster

Toretto. A distanza di otto anni dall’uscita del film che portò all’attenzione il fenomeno delle corse clandestine di automobili, diventando un successo del cinema d’azione, l’attore newyorkese si rimette al volante di un vettura truccata e ritrova i compagni della prima ora: Walker, Rodriguez e Brewster. Negli anni passati a sfuggire alle autorità, Toretto ha messo in piedi una nuova vita e una nuova attività illegale nella Repubblica Dominicana, ma un evento inatteso lo riporterà a Los Angeles… Justin Lin, già regista del precedente “Fast and Furious – Tokyo Drift”, confeziona un’avventura adrenalinica e sfrenata che soddisferà le aspettative dei fan con i suoi inseguimenti mozzafiato lungo strade polverose, i Your browser may not support display of this image.Your browser may not support display of this image.corpi scultorei degli attori e le marmitte non proprio a norma.

 

 

IO & MARLEY

Regia: David Frankel

Interpreti: Owen Wilson, Jennifer Aniston, Eric Dane, Kathlenn Turner, Alan Arkin

Prove generali di famiglia per una coppia di neosposini appena trasferitisi in Florida dal freddo Michigan. Jenny vorrebbe avere presto dei figli, ma suo marito John non si sente ancora pronto a diventare papà. Dietro suggerimento di un amico quindi, i due decidono di adottare un tenerissimo cucciolo di Labrador per prepararsi al difficile compito di genitori. Battezzato Marley, il nuovo membro di famiglia stravolgerà la quiete domestica, trasformandosi in poco tempo in un grosso e maldestro cagnone. Risultato di un addestramento straordinario, il cane Marley è il vero protagonista del film: simpatico, goffo e fedele, riesce spesso a strappare risate e qua e là anche qualche lacrimuccia. Oltre alle continue gag infatti, David Frankel, già regista de “Il diavolo veste Prada”, mette in scena una coppia non sempre perfetta, che cerca di crescere i figli con amore, affrontando problemi e imprevisti della vita e del lavoro.

 

GLI AMICI DEL BAR MARGHERITA

Regia: Pupi Avati

Interpreti: Diego Abatantuono, Laura Chiatti, Luigi Lo Cascio, Fabio De Luigi, Neri Marcorè, Luisa Ranieri

Bologna, 1954. Sotto i portici davanti alla casa del giovane Taddeo c’è il bar Margherita e, tra gli avventori a cui il ragazzo sogna di potersi presto aggregare, ci sono Al (Diego Abatantuono), l’uomo più influente e misterioso del quartiere, Gian (Fabio De Luigi), l’aspirante cantante, Bep (Neri Marcorè), l’innamorato della bella Marcella (Laura Chiatti), Manueolo (Luigi Lo Cascio), il ladro di auto, Sarti (Gianni Ippoliti), il campione di ballo, e molti altri. Un coro di personaggi più o meno bizzarri, fotografati in un’atmosfera nostalgica e a tratti stravagante, che diventa la palestra di vita di un ragazzo cresciuto insieme alla mamma e al nonno e ormai ansioso di fare nuove esperienze. L’ultimo film del prolifico Avati si presenta come una sorta di Amarcord e procede per aneddoti inanellati attorno a due terribili scherzi che fanno da cardini della storia. Una commedia irradiata di umorismo cinico.

 

 

MOSTRI CONTRO ALIENI

Regia: Rob Letterman, Cornan Vernon

Genere: animazione

Animazione digitale in 3D targata DreamWorks, “Mostri contro alieni” racconta di un manipolo di mostri buoni, tra cui una neo sposina trasformata in un gigante da un meteorite, che viene reclutato dal governo degli Stati Uniti per combattere un robot alieno venuto sulla terra a seminare terrore e distruzione. Una trama ricca di riferimenti estetici e citazioni di altre pellicole, a partire dai film horror e fantascientifici degli anni ‘50 fino a Tarantino. Un prodotto di sicuro intrattenimento, anche se poco innovativo e costruito su un umorismo ripetitivo e per nulla irriverente, a differenza ad esempio dei vari Shrek.

 


DIVERSO DA CHI?

Regia: Umberto Carteni

Interpreti: Luca Argentero, Filippo Nigro, Claudia Gerini, Antonio Catania

Luca Argentero é Piero, un giovane politico dichiaratamente gay, da anni felicemente fidanzato con Remo (Filippo Nigro). Per un errore di calcolo dei suoi compagni di partito, si ritrova candidato sindaco in una cittadina del nordest. Ad affiancarlo nella campagna elettorale c’é Adele (Claudia Gerini), una donna molto conservatrice, fissata con i valori tradizionali della famiglia, che finirà per stravolgergli la vita. Dopo un’iniziale antipatia infatti, tra i due scoccherà inatteso e incontenibile l’amore. Esiste un senso unico alla cosiddetta normalità? Ognuno ha la propria e ci si aggrappa con convinzione, finché non arriva un imprevisto a mandare in frantumi tutte le certezze… Una commedia che impasta con ironia satira politica e sentimenti senza mai scadere nella banalità, merito soprattutto di un cast di bravi attori.

 

 

 

IL CASO DELL’INFEDELE KLARA

Regia: Roberto Faenza

Interpreti: Claudio Santamaria, Iain Glen, Laura Chiatti, Kierston Wareing.

Luca è un giovane musicista italiano che vive a Praga dove è fidanzato con Klara, una bella studentessa prossima alla laurea. Follemente geloso del tutor della ragazza, si rivolge a un investigatore privato affinché la sorvegli. Questi, non trovando nulla di compromettente nella vita di Klara, sceglie di omettere ogni dettaglio che possa in qualunque modo alimentare l’ossessione del suo cliente. Tuttavia Luca continuerà ad essere divorato da una paranoia crescente, che lo indurrà a spingere gli eventi verso conseguenze estreme. Una complessa vicenda di sospetti e pedinamenti, tradimenti effettivi e presunti, che corre sul filo della gelosia, sospesa tra commedia e thriller passionale. Tratto dal romanzo dello scrittore ceco Michal Viewegh, l’ultimo lavoro di Roberto Faenza, il regista di “Alla luce del sole” e “I Vicerè”, finisce per risultare poco convincente e involontariamente grottesco.

 

 


 

THE INTERNATIONAL

Regia: Ton Tykwer

Interpreti: Clive Owen, Naomi Watts, Armin Mueller Stahl

Un thriller politico che, in maniere quanto mai attuale, affida il ruolo del cattivo a una banca con sede in Lussemburgo, implicata nel terrorismo mondiale e nel traffico d’armi. Dalla parte dei buoni invece, ci sono Clive Owen e Naomi Watts, due agenti dell’Interpol incaricati di condurre le indagini e smascherare l’intrigo internazionale. Tra inseguimenti, scene di grande suspense e sparatorie spettacolari, i due protagonisti corrono lungo le fitte trame dell’intreccio criminale. “Internazionale” anche nel cast e nelle location, il film è stato girato fra Berlino, New York , Istanbul e Milano dove, nei panni di un allusivo imprenditore sceso in politica, fa la sua comparsa anche il nostrano Luca Barbareschi. Pellicola poco originale e dal ritmo affannoso: aldilà di qualche buona sequenze d’azione, l’unica cosa che emerge con forza è la pessima reputazione di cui gode l’Italia all’estero.

 

 

GRAN TORINO

Regia: Clint Eastwood

Interpreti: Clint Eastwood, Bee Vang, Ahney Her, Brian Haley

Gran Torino è il modello della Ford parcheggiata nel vialetto di Walt Kowalski, un metalmeccanico in pensione, da poco rimasto vedovo, che passa le sue giornate in veranda a bere birra in compagnia del suo cane. Un vecchio solitario e scostante che non ama avere attorno a sé né i propri figli grassi e pigri, né i nipoti alla moda. Walt è un veterano della guerra in Corea, tanto brutale e rozzo nei modi da non sorprendere per i continui insulti razzisti rivolti alla famiglia di asiatici che abita nella casa accanto alla sua. Finché non arriva il giorno in cui si ritrova a difendere con il suo fucile i figli dei vicini, presi di mira da una gang del quartiere, e i pregiudizi cominciano a cadere. Da quel momento prenderà sotto la sua ala i due fratelli vietnamiti, diventandone mentore e alleato. A 78 anni Clint Eastwood realizza un film permeato da un gran senso della morale, della tradizione e della giustizia. Una storia contemporanea e profondamente umana.

 

 

LA VERITA’ E’ CHE NON GLI PIACI ABBASTANZA

Regia: Ken Kwapis

Interpreti: Ben Affleck, Jennifer Aniston, Drew Barrymore, Jennifer Connely, Scarlett Johaansson

Tratto dal bestseller degli sceneggiatori di “Sex and the City”, Greg Behrendt e Liz Tucillo, a sua volta ispirato a una delle proverbiali battute della serie tv, “La verità è che non gli piaci abbastanza” racconta la storia di un gruppo di trentenni di Baltimora alle prese con varie peripezie sentimentali. Una commedia più antiromantica che romantica, incentrata sui fraintendimenti e gli equivoci tra i tanti protagonisti in cerca di amore… Ognuno di loro spera di essere l’eccezione alla regola. Drew Barrymore, oltre che un’interprete, è anche la produttrice esecutiva di questo film, dove il ricco cast di volti noti finisce per fare lunghe e prevedibili dissertazioni su tradimenti, tentazioni, delusioni e consigli da amici.

 

 

PONYO SULLA SCOGLIERA

Regia: Hayao Miyazaki

Genere: animazione

Nato dalla matita del pluripremiato regista giapponese Hayao Miyazaki, “Ponyo” è una favola contemporanea che trae ispirazione da uno dei più classici racconti di tutti i tempi, “La Sirenetta” di Andersen. Protagonista è una vivace pesciolina rossa di nome Ponyo che da quando conosce il piccolo Sosuke, un bambino di cinque anni, sogna di diventare umana. Tra i due nasce una tenera amicizia, ma il padre della creaturina, uno stregone che vive nei fondali marini, nutre un profondo rancore nei confronti di tutto il genere umano e ostacola l’idillio… Bandita la computer grafica, questo piccolo capolavoro di animazione è composto da centosettantamila disegni realizzati a mano, caratterizzati da toni morbidi e tinte pastello. Il risultato è una storia delicata ed ecologista sul valore dell’amore e del rispetto degli altri, un racconto di formazione intriso di magia e speranza nel futuro.


 

 

 

DUE PARTITE

Regia: Enzo Monteleone

Interpreti: Margherita Buy, Isabella Ferrari, Marina Massironi, Paola Cortellesi, Claudia Pandolfi, Carolina Crescentini, Valeria Milillo, Alba Rohrwacher

Due generazioni di donne a confronto: quattro madri e quattro figlie giocano le loro rispettive partite con la vita. Le prime, negli anni ‘60, si ritrovano ogni giovedì con in mano un mazzo di carte per scambiarsi sogni, confidenze, ricordi e disillusioni. Al ritmo delle canzoni di Mina, tra chignon e giri di perle, emerge l’infelicità di chi si sente imprigionata in ruoli troppo convenzionali. Le seconde si rincontrano dopo trent’anni: i tempi sono cambiati, eppure nonostante l’indipendenza economica e la realizzazione professionale, vivono ancora nella stessa irrequietezza delle madri. Come a dimostrare che l’incompiutezza fa parte della condizione umana e per quanto si provi a rimescolare le carte, alcune non usciranno mai. “Due partite” è la trasposizione cinematografica della pièce teatrale scritta da Cristina Comencini. Il film, diretto da Enzo Monteleone (“El Alamein”), mantiene la struttura drammaturgica dell’originale concedendosi una sola variazione: lo sdoppiamento del cast. A teatro infatti, madri e figlie erano interpretate dalle stesse attrici. Una commedia intelligente, frammista di umorismo e amarezza, che ruota tutta intorno ai dialoghi delle otto famose protagoniste. L’universo maschile è tagliato fuori dai bordi dell’inquadratura: ostili e distanti, gli uomini sono solo poche comparse.


VERSO L’EDEN

Regia: Costantin Costa-Gravas

Interpreti: Riccardo Scamarcio, Juliane Kohler, Ulrich Tukur, Anny Duperey

Costa-Gravas affronta il tema dell’immigrazione da un insolito punto di vista: quello di un clandestino sprovveduto e ingenuo, sulla falsariga di un novello Charlot. Elias (Riccardo Scamarcio) scappa dalla miseria gettandosi in mare da un barcone sovraccarico, poco prima dell’arrivo della guardia costiera. Approdato sulla spiaggia dell’Eden, un villaggio vacanze per ricchi, viene scambiato per un inserviente. Ma la polizia gli sta sempre alle costole e il ragazzo é costretto a scappare di nuovo, questa volta verso una meta precisa: Parigi. Durante la sua odissea, incontrerà persone ciniche che cercheranno di servirsi di lui, approfittando della sua buona fede, ma anche qualche anima pia che lo aiuterà ad arrivare a destinazione. Quasi sprovvisto del dono della parola e di nazionalità imprecisata, Elias si fa emblema dell’emigrante schiacciato dall’egoismo e dall’inospitalità di un Occidente gretto e opulento. Anche se alla fine, come in una fiaba surreale, sopravvivranno ottimismo e innocenza.

 

LA MATASSA

Regia: Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Giambattista Avellino

Interpreti: Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Pino Caruso

Due cugini non si vedono da ben vent’anni a causa di una vecchia faida famigliare di cui si sono perse le ragioni. Uno gestisce senza entusiasmo l’hotel di famiglia, da cui tempo prima fu allontanato lo zio, l’altro invece è un truffatore nel ramo dei matrimoni con straniere. Quando si rincontrano ha inizio tutta una serie di gag, tra scaramucce e battibecchi i due cercheranno il bandolo degli antichi rancori. Ficarra e Picone lasciano ancora una volta la panchina del cabaret per il grande schermo e anche in questo caso la transizione riesce bene. Di nuovo la Sicilia, la terra del duo comico, raccontata con leggerezza e sprazzi di humour nero. Ancora le loro buffe facce, divertenti sebbene ricalcate sulle maschere di sempre: l’ingenuo e l’imbroglione.

 

 

IAGO

Regia: Volfango De Biasi

Interpreti: Nicolas Vaporidis, Laura Chiatti, Aurelien Gaya, Lorenzo Gleijeses

Volfango De Biasi, già regista del teen movie “Come tu mi vuoi”, prende a pretesto l’ “Otello” di Shakespeare per confezionare una tragedia moderna. Ma dell’originale restano più che altro i nomi e l’ambientazione veneziana, anche se poi gli accenti degli attori tradiscono la provenienza capitolina. Iago (Nicolas Vaporidis) è un valido studente di architettura povero ma ambizioso che ama perdutamente Desdemona (Laura Chiatti), l’indomabile figlia del rettore di facoltà, e attende l’occasione più propizia per chiedere la sua mano. Lei però gli preferisce Otello (Aurelien Gaya), bello, ricco e incompetente, appena giunto dalla Francia per seguire il progetto di allestimento della Biennale a cui, guarda caso, aspirava anche il rivale in amore. Accecato dalla gelosia e dalla rabbia per essere stato usurpato di tutti i suoi sogni, Iago tramerà la sua vendetta. Tra computer, feste esagerate e figli di papà si consuma in maniera grottesca il dramma della corruzione.

Voto: 0,5 su 5

 

 

LA PANTERA ROSA 2

Regia: Harald Zwart

Interpreti: Steve Martin, Jean Reno, Emily Mortimer, Andy Garcia, Alfred Molina

Nuova divertente avventura per l’ispettore Clouseau. Lo straordinario personaggio creato da Blake Edwards, e diventato indimenticabile nell’interpretazione di Peter Sellers, oggi ha per la seconda volta le fattezze di Steve Martin. In questo nuovo round, lo stralunato e goffo ispettore è chiamato dal suo capo Dreyfus a entrare a far parte di un team internazionale di detective incaricati di risolvere il caso di clamorosi furti. Sono state infatti rubate la Magna Carta, la Sacra Sindone, la preziosissima Pantera Rosa (il famoso diamante dall’incalcolabile valore) e molto altro ancora. Le gag si susseguono a pieno ritmo secondo il tradizionale impianto delle slapstick comedy, regalando qua e là momenti esilaranti. Quello che manca davvero è una storia uniforme capace di tenere insieme un cast così ricco di volti noti.

 

 

THE WRESTLER

Regia: Darren Aronofsky

Interpreti: Mickey Rourke, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood, Mark Margolis

Trionfale ritorno al cinema di Mickey Rourke . Negli anni ‘80 Randy Robinson, detto “The Ram”, era un famoso campione di wrestling all’apice della carriera. Vent’anni dopo, ben lontano dai riflettori che lo hanno osannato, si ritrova a lavorare part time in un grande magazzino e a praticare la lotta soltanto nei fine settimana, ormai appesantito e acciaccato dagli anni. Colpito da un infarto in seguito ad un incontro umiliante, il vecchio wrestler troverà la comprensione e l’affetto di una spogliarellista che lo aiuterà anche a recuperare il difficile rapporto con la figlia. Una pellicola dallo straordinario impatto emotivo, che mette in scena la vita spezzata di un eroe decaduto a cui il mondo sembra aver voltato le spalle. Potente e sincera l’interpretazione di Rourke che ha vissuto sulla propria pelle la sconfitta e la caduta dall’Olimpo, trovando poi la forza di rialzarsi e rimettersi in gioco. Vincitore del Leone d’Oro alla 65°Mostra del Cinema di Venezia e di due Golden Globe per il miglior attore e la miglior canzone originale.

Voto: 3,5 su 5

 

 

THE MILLIONAIRE

Regia: Danny Boyle

Interpreti: Dev Patel, Anil Kapoor, Freida Pinto, Madhur Mittal

Con un bottino di otto statuette, “The Millionaire” è stato il trionfatore assoluto alla notte degli Oscar di domenica scorsa. Un film rivelazione, diventato il protagonista di una scalata trionfale e sorprendente come quella raccontata nella trama. Il giovane Jamal, cresciuto orfano nei terribili bassifondi di Mumbai, partecipa alla versione indiana del quiz “Chi vuol essere milionario” per vincere la somma che gli permetterà di riscattare Latika, il grande amore della sua vita. Tra lo stupore di tutti, il ragazzo centra una risposta dopo l’altra avvicinandosi alla cifra massima di 20 milioni di rupie. Il conduttore non si capacita e allora lo fa arrestare e interrogare per truffa. Nell’ ordine surreale del montaggio le domande della polizia e quelle del presentatore innescano nella mente di Jamal una serie di ricordi, dall’ amore perduto, alla mamma defunta, fino al fratello che ha scelto la strada del crimine: in ogni episodio si trova una risposta alle domande del quiz. Il regista di “Trainspotting” interpreta l’estetica e la grande umanità del melodramma bollywoodiano e, senza rinunciare al suo modo originale e visionario di fare cinema, viaggia con impeto attraverso le profonde contraddizioni dell’India, divisa tra estrema povertà e ostentata ricchezza. Alla fine l’affresco sociale incontra l’utopia ottimista e l’incubo volge al sogno.

Voto: 4 su 5

 

 

I LOVE SHOPPING

Regia: P.J. Hogan

Interpreti: Isla Fisher, Hugh Dancy, Krysten Ritter, Joan Cusack, John Goodman, Kristin Scott Thomas

Dalle pagine del best seller di Sophie Kinsella al grande schermo: le corse agli acquisti di Becky, la fashion addicted per eccellenza, non conoscono battute d’arresto e la scena si sposta da Londra alla più glamour New York. Rebecca Bloomwood, in arte Becky, è una giornalista giovane e carina, letteralmente maniaca dello shopping. Non è facile per lei vivere a New York dove la tentazione è sempre in agguato dietro l’angolo e, quando rischia il collasso finanziario, per ironia della sorte trova lavoro in una rivista economica che consiglia come investire i propri soldi. Nel tentativo di riportare a galla il suo bilancio, la ragazza proverà invano ma pur sempre in maniera divertente a contenere le spese… P.J. Hogan, il regista de “Il matrimonio del mio migliore amico”, confeziona una commedia alla moda, frivola e vivace come la sua protagonista, anche se la costruzione della storia finisce per sembrare un po’ banale.

Voto: 2 su 5

 

 

IL MAI NATO

Regia: David S. Goyer

Interpreti: Odette Yustman, Gary Oldman, Jane Alexander, Meagan Good

Casey è tormentata da un incubo premonitore. Quando le visione cominciano a manifestarsi anche di giorno, la ragazza decide di indagare sul proprio passato e sulla morte della madre, arrivando a scoprire inquietanti risvolti. A perseguitarla è lo spirito del fratello gemello mai venuto al mondo. Gary Oldman veste i panni di un rabbino progressista che tenterà di liberare Casey dalla maledizione caduta sulla sua famiglia ai tempi della Germania nazista. Un horror intricato e imbevuto di misticismo ebraico, che spesso e volutamente cita “L’esorcista”.

Voto: 1,5 su 5