Enrico RuggeriSabato 6 ottobre al Teatro Cinema Lumiere di Asti per “La Canzone del Cuore” sarà presente come ospite d’onore Enrico Ruggeri. La sua partecipazione, inizialmente prevista per la finale (ospite del 13 ottobre sarà invece la cantautrice Andrea Mirò), è stata anticipata. “Ho un forte legame con Asti – spiega Ruggeri – ed ho molti amici qui, inclusi Giorgio Faletti e Massimo Cotto. Con quest’ultimo ho diviso diverse cose, come la scrittura di un libro e la veste di giurato a un Sanremo Lab dove notammo il talento di Noemi ma non fummo ascoltati…”. Che musica ascolti oggi? Continuo a mettere sul piatto dischi di progressive, punk a rock antecedenti al 1980, ma seguo anche le nuove band indipendenti. Infatti a gennaio ho pubblicato un album, ‘Le canzoni ai testimoni’, nel quale duetto con Marta sui tubi, Linea 77, Dente, Bugo e altri. Quando molti di loro mi hanno detto di essere stati influenzati dai miei primi dischi, ne sono stato onorato. Qual è secondo te lo stato di salute dell’industria musicale? E’ pessimo, sfiora l’agonia. Non si punta a pubblicare musica duratura, ma solo qualche successo effimero. La musica che passa per radio non mi interessa. Cosa hai in cantiere per il nuovo anno? In realtà ho un libro in uscita a brevissimo, il 13 novembre. Si intitola ‘Non si può morire la notte di Natale” e verrà pubblicato da Baldini & Castoldi, è un giallo. Prima che me lo chiedi, ti dico già che non l’ho ancora fatto leggere a Faletti (ride). Comunque per il mio primo romanzo avevo ricevuto i suoi complimenti, il che mi lusinga, dato che lui è uno dei maggiori scrittori italiani. Sul fronte della musica invece, continuerò a navigare a vista vedendo dove mi porterà… Alexander Macinante