occupazione“Desidero tranquillizzare l’autore di una lettera pubblicata in un giornale astigiano in cui si dichiara “preoccupato” per l’utilizzo pubblico della palazzina privata di strada fortino. Prima di tutto: la Costituzione è salva!  Le famiglie, insieme al coordinamento di persone che volontariamente sostiene il diritto all’abitare,  hanno reso concreto l’art. 3 della Costituzione: “[…] È compito della Repubblica rimuovere gli  ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini,   impediscono il pieno sviluppo della persona umana[….]”, come da loro stessi dichiarato. Quindi   altro che attacco alla proprietà privata, citata, come lei ricorda, all’art.42! Qui si tratta di far   rispettare uno degli articoli fondamentali che regola il nostro vivere in una società civile.  Nello specifico di quella proprietà privata risulta, a me come a lei, che l’immobile non fosse   un singolo alloggio, frutto dei risparmi sudati di una vita e, magari, con il valore aggiunto   dell’affettività legata alla famiglia di origine, bensì un intero stabile in disuso da almeno 10 anni  e destinato a fare cassa per una grande proprietà immobiliare. Le famiglie che lo stanno abitando,   ristrutturando e rimettendo in sicurezza (lo sa quanto in questo primo mese ogni famiglia ha speso,  in “ore-lavoro”, per riparare tubi, infissi e altre infrastrutture resi fatiscenti e pericolanti da 10 anni   di incuria?) non mi risulta lo stiano rivendicando come proprietà per loro stessi, ma come possibile   risposta “emergenziale” (non “la” risposta ma una molto concreta e realizzabile) all’attuale crisi   che sta precipitando nell’indigenza moltissime famiglie. Mi sembra che queste riflessioni e azioni   “facciano il paio” con quanto emerso dalla recente e seria indagine compiuta dal Comune di Asti: la   nostra città conta almeno 1.700 immobili vuoti e inutilizzati!  Mi permetta anche una battuta: trovo davvero curioso che le parole “comunismo” ed “esproprio   proletario” vengano ormai usate come sinonimo di delinquenza e illegalità, eppure “esproprio” le   grandi proprietà lo usano spesso e volentieri per costruire e guadagnarci su grandi infrastrutture con   soldi pubblici…. caspita va a finire che i veri “comunisti” sono loro!  Infine e seriamente la invito ad andare a conoscere la realtà di strada fortino, come ho fatto   io: troverà accoglienza, gentilezza e persone disponibili a spiegare e confrontarsi sui problemi   drammatici che il nostro tempo si porta dietro. Grazie per l’attenzione”. Roberto Zanna