Esiste una ricorrenza che lega la tradizione delle arti marziali vietnamite allo spirito di unione e serenità tipico del Natale: questa è la “Festa di Natale” del Viet Vo Dao. Quest’anno si è tenuta nel Palamaffei di Buttigliera d’Asti; è stato il primo appuntamento regionale del nuovo anno accademico e la prima occasione d’incontro per tutti gli allievi (Vo Shin) dopo le vacanze estive. La manifestazione ha ospitato le gare di forme (Quyen) trasmesse ai praticanti direttamente dal direttore tecnico regionale il gran maestro Nguyen Thien Chin, un regalo generosamente offerto durante lo stage regionale dello scorso anno. E’ stata un’occasione molto utile per tutti gli atleti provenienti da diverse realtà  del Piemonte che ha permesso di confrontarsi e conoscersi sia in gara che nella giovialità della festa nello spirito di fratellanza che unisce i Vo Shin del Viet Vo Dao. L’afflusso è stato imponente, circa 200 partecipanti, con un’ importante presenza del Club Boi Ngoc di Asti, che ha conquistato ben due medaglie di bronzo nelle categorie cinture bianche. Inoltre l’istruttore di Daniele Turini di Asti si è imposto su tutte e tre le categorie delle cinture nere portando a casa tre primi posti. Un altro evento molto sentito è stato quello della Cerimonia dove sono state rinnovate, ad opera del Gran Maestro Nguen Thien Chinh, le “investiture” per gli istruttori dei club di tutto il Piemonte, sono stati consegnati i diplomi di arbitri regionali ed è avvenuta la consegna della “cintura azzurra”. In questa occasione ogni istruttore della regione può onorare uno o più allievi della propria palestra che si sono distinti per serietà, dedizione, disponibilità e capacità tecniche donando loro la cintura  azzurra. Quest’anno il Maestro Roberto Bonomo, direttore tecnico del Club Boi Ngoc di Asti, ha voluto premiare l’allievo Giuseppe Ruotolo per il duro lavoro svolto. Nel Viet Vo Dao infatti, oltre che all’attività fisica e tecnica, si cerca di dare spazio soprattutto alla formazione di un individuo completo sotto ogni aspetto, insegnando lui doti utili nella vita quotidiana che possono arricchirlo conferendogli maturità, forza di carattere e bontà d’animo. “Mano d’acciaio e bontà di cuore” questo è il motto dei praticanti.