La prima conviviale del 2013 del Club Panathlon di Asti sarà a lungo ricordata, oltre che per la ricorrenza di San Valentino, per la presenza di ospiti del calibro di Marco Galiazzo, primo oro olimpico nella storia del tiro con l’arco per l’Italia ad Atene 2004, con la squadra allora composta anche da Frangilli e Di Buò. Oro replicato a Londra 2012 con Nespoli e Frangilli, il primo oro vinto dall’Italia nell’ultime Olimpiadi. La prima medaglia olimpica del tiro con l’arco fu un bronzo visto dall’astigiano Giancarlo Ferraris a Mosca ed a Los Angeles. Un oro vinto grazie all’ultima freccia di Frangilli, come ricordato dai filmati proiettati nel corso della conviviale, con un 10, che permise all’Italia di vincere di un punto sulla squadra degli Stati Uniti, 219 a 218. Un “tiro” con l’arco bollente e la freccia pesante. Galiazzo, antidivo dello sport che ci affascina, fatto di sacrifici, silenzio e perseveranza. Lo sport che parla sul campo, con i risultati, non con i proclami o con la pubblicità e la visibilità ad ogni costo. Aviere come i suoi compagni squadra, era accompagnato alla conviviale dalla fidanzata Gloria, dalla compagna di Nazionale Elisabetta Mijno,  argento alle Paralimpiadi di Londra e dal presidente della Fitarco, l’astigiano Mario Scarzella. Nel racconto del ricordo di quei giorni speciali, la soddisfazione, da parte di Scarzella, di aver ben lavorato nel senso di un’unificazione con il mondo Paralimpico, tanto che le gare paralimpiche di tiro con l’arco hanno potuto contare di un pubblico ancora più numeroso, ben ripagato soprattutto per i tifosi italiani, anche dall’oro di Oscar De Pellegrini, portabandiera della squadra alla sua ultima Olimpiade che non poteva mancare. Ospiti d’onore sono altresì state le ragazze dell’Astarco, recenti vincitrici dell’argento a squadre nell’ultima edizione dei Campionati Italiani indoor, Francesca Bajno, Elena Nicchi e Giulia Sogaro. Una serata emozionate, con il rientro del presidente Campagna, ormai in fase di guarigione dopo il problema di salute della scorsa estate, che è riuscita a riappacificare i partecipanti con il mondo dello sport pulito, in un periodo in cui gli scandali e le sovraesposizioni mediatiche sono all’ordine del giorno.