Mancate autorizzazioni. E’ questo il neo del Censin Bosia, lo stadio di Asti e dell’Asti Calcio che è finito sotto la lente di ingrandimento della questura e che per ora non può essere utilizzato. La prima partita della nuova era dei galletti, infatti, verrà disputata in campo a neutro a Chieri, a causa di alcuni problemi “burocratici”. Non sono ancora stati infatti rilasciati la licenza per il pubblico spettacolo e l’attestazione di agibilità, cavilli che rendono lo stadio per adesso impraticabile. Nessuna polemica arriva però dalla società biancorossa che ha accettato le disposizioni del questore Felice La Gala, in attesa che la situazione venga risolta al più presto.