Siamo ormai agli sgoccioli, all’immediata vigilia delle gare iridate. Alice Franco, dopo il collegiale di avvicinamento al più prestigioso appuntamento agonistico stagionale a Singapore, è arrivata a Jinshan City Beach, sede della gara mondiali del nuoto in acque libere a un’ora e mezza da Shanghai.
La nostra portacolori gareggerà nella prova dei 5 km in programma venerdì 22 luglio alle ore 8 locali (in Italia saranno le 2); sarà possibile seguire la gara in diretta televisiva integrale su Raisport 1.
I buoni piazzamenti nelle rassegne tricolori di tutte le specialità del fondo 5,10 e 25 km, in particolare l’argento nella distanza più breve, le hanno consentito di avere spazio ai mondiali di Shanghai in una squadra azzurra che si preannuncia competitiva come non mai e capace di radunare una densità di atleti di caratura mondiale davvero invidiabile.
Proprio a Singapore, tappa fondamentale di avvicinamento ai mondiali cinesi, c’era anche Pino Palumbo, responsabile tecnico dell’AstiNuoto e tecnico della nazionale in questa occasione. “Al collegiale premondiale di Singapore, abbiamo finalizzato al meglio la preparazione, non c’è stato alcun intoppo. In questi ultimi giorni prima della gara, Alice cercherà di trovare la forte concentrazione che serve in queste occasioni così importanti. Sicuramente far parte della nazionale favorita di questi mondiali fa aumentare le tensioni ma offre anche una buona dose di sicurezza. Speriamo che la grossa mole di lavoro svolta quest’anno, decisamente incrementata rispetto alle stagioni scorse, dia i suoi frutti nella 5 km di venerdì. Non dobbiamo dimenticare che la stagione non sarà finita dopo questi mondiali perchè ci sono ancora i due importanti impegni: il 13 agosto saremo alle Universiadi di Shenzhen e a settembre ci saranno i campionati europei in Israele a Eilat”.
Questa invece l’analisi del commissario tecnico della nazionale italiana Massimo Giuliani alla vigilia della gare mondiali. “Abbiamo una squadra compatta e competitiva, la migliore possibile. Abbiamo diviso l’avvicinamento ai Mondali in tre fasi – spiega il CT Giuliani – ben distribuite. La prima a Roma con una settimana dedicata alla ricerca delle energie psico-fisiche, la successiva al beach club di Singapore, dove siamo accolti con grande entusiasmo dal comitato olimpico locale e ci siamo ritagliati una situazione particolarmente favorevole e l’ultima di rifinitura qui a Jinshan con allenamenti in mare e la prova del campo gara. Il periodo a Singapore ha fatto molto bene al gruppo; abbiamo vissuto in una sorta di Casa Italia con la vasca a pochi metri dalle camere, cucina italiana e ambiente ottimale. I ragazzi hanno sostenuto lavoro differenziato e hanno nuotato con tutte le temperature, anche con l’acqua a trenta gradi e per lunghi chilometraggi, senza lamentarsi eccessivamente. L’adattamento c’è stato e per noi che soffriamo l’acqua calda questo è molto importante. Siamo tutti molto motivati. Per quanto riguarda il contesto di gara, anche un grado più fare la differenza – spiega Giuliani – perché in acqua il nostro fisico non ha la possibilità di reagire agli sbalzi di temperatura, cosa che avviene regolarmente nell’ambiente terrestre con lo scambio di calore. In gara sarà rilevante anche la scelta degli integratori, valutandone e regolamentandone la tipologia”.