Prof. Giorgio Calabrese medico nutrizionistaIl segreto per essere sani e belli? Secondo il dietologo Giorgio Calabrese risiede in una dieta che sia al tempo stesso “equilibrata, conviviale, trasversale, duttile” e anche “etica, antropocentrica, allegra, francescana e soprattutto includente, in grado di comprendere tutti i tipi di alimenti senza alcuna esclusione”. Riunire tutte queste caratteristiche in un solo regime alimentare sembrerebbe un’impresa ardua, ma a chi si avventura tra le pagine del libro “Dimagrire con la dieta mediterranea”, scritto a quattro mani con la moglie Caterina Calabrese e recentemente pubblicato con Cairo editore, lo specialista astigiano svela i segreti e i tanti benefici di uno stile di vita in grado di regalare il sogno del “bellessere”. Professor Calabrese, quali sono i reali vantaggi di quella che lei chiama DM, dieta mediterranea? “Insieme a mia moglie Caterina, laureata in Teologia e in Tecnologia alimentare, lo spieghiamo già nelle prime righe della premessa del libro: la dieta mediterranea vive di equilibrio e della bontà del Padreterno. Se un regime alimentare spinge su una sola direzione, per esempio a favore delle proteine, non si rispetta un’armonia alimentare né un’armonia ambientale. Invece grazie alla dieta mediterranea possiamo cibarci di tutti gli alimenti che il  buon Dio ci mette a disposizione, stando solo attenti a come li introduciamo nel nostro regime quotidiano. Mi spiego: non esiste un il “cibo spazzatura”, esiste il cibo ben cucinato e quello mal cucinato. Un uovo alla coque fa bene un uovo fritto fa male, la pasta con pomodoro, basilico e grana fa bene la pasta alla carbonara fa male. Mettiamo di tutto nella nostra dieta, ma organizziamo la nostra alimentazione in modo da essere onnivori e variare spesso”. Cosa intende quando dice che la dieta mediterranea è “francescana”? “Privilegia gli alimenti più semplici e le tradizioni locali che sono accessibili a tutti. Il nostro pontefice Bergoglio ha fatto di questa impronta francescana il proprio stile di vita anche nell’alimentazione”. La dieta mediterranea è, proprio in questi giorni, il suo cavallo di battaglia persino all’Onu… “Sono intervento alle Nazioni Unite, primo scienziato europeo del ramo della dietetica e nutrizione davanti all’assemblea generale, in una tavola rotonda sulla prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili. Negli ultimi anni si è consolidata la tendenza a utilizzare indicatori che non hanno basi scientifiche demonizzando singoli componenti della dieta come grasso, zucchero, sale. Si arrivava all’assurdo di escludere ingredienti come il parmigiano e l’olio extravergine in favore della Diet Coke basandosi su valutazioni arbitrarie o discutibili. Io invito a non escludere nessun ingrediente facendo attenzione alle quantità e alle modalità di preparazione. Nella dieta mediterranea, che guarda caso si applica in ben 22 Paesi che si affacciano sul bacino del Mare nostrum, i cibi fondamentali sono pane, pasta, riso, legumi, frutta, verdura, olio d’oliva, carne bianca e rossa, pesce, latte e latticini e vino consumati in una virtuosa variabilità: alimenti a predominanza vegetale e a basso tenore di grassi, non superiore al 30 per cento”. Il testo completo dell’intervista sull’edizione cartacea della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 25 luglio. Marianna Natale