“Storie sole” è la prima raccolta di racconti dell’autrice astigiana Manuela Caracciolo, edita da Carta e Penna. La giovane scrittrice, giornalista pubblicista, ha presentato il volume al Salone del Libro di Torino appena conclusosi.
Qual è il filo rosso che accomuna le dieci storie del libro?
Tutti i miei racconti parlano di uomini e donne alle prese con un cambiamento inteso come una mutazione di stato d’animo, di mentalità, di situazione che inevitabilmente porta a un’evoluzione delle loro esistenze. Tutto ciò avviene in luoghi e ambientazioni molto differenti fra loro che esplorano mondi differenti anche geograficamente.
Cosa ti spinge a scrivere?
Sento il bisogno di raccontare stralci di vita attraverso gli occhi di più personaggi che sono spesso in lotta contro il mondo esterno o contro se stessi e che cercano in qualche modo una via d’uscita. Scrivere per me è dar voce a ciò che vive nella mia immaginazione.
Da cosa trai ispirazione?
Sono i luoghi a me cari che mi hanno lasciato ricordi ed emozioni a guidarmi nella narrazione e all’ideazione delle storie. In primis New York e le sue strade caotiche, ma anche la pace delle vallate irlandesi, fino ad arrivare alle suggestioni del cuore di Asti. Prendo spunto anche da film, videoclip, testi di canzoni ogni qual volta un’immagine, una melodia, o una parola colpisce la mia sensibilità.