Matteo Piano, il centrale di Asti, prenderà parte alla spedizione azzurra di pallavolo per le Olimpiadi di Rio De Janeiro. Dopo i grandi successi con la squadra di club (quest’anno con Modena ha vinto Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa Italiana) e con la nazionale (l’anno scorso secondo posto in World Cup e quest’anno quarto in World League), Matteo ha trascorso tre giorni della sua settimana di vacanza prima della partenza per le Olimpiadi con i ragazzi del Revolution Volley Camp a Cascia, in Umbria, dove lo abbiamo incontrato. Matteo, ad un certo punto della stagione hai avuto problemi di salute che ti hanno impedito di giocare la finale Scudetto. Per un attimo hai visto a rischio anche le Olimpiadi? Inizialmente ero preoccupato, ma poi, anche confrontandomi con lo staff medico, ho capito che lavorando avrei potuto recuperare in tempo. Ho ricominciato subito a lavorare sodo. Gli allenamenti sono molto intensi tutti i giorni, spesso ero da solo, ma sempre con la speranza di poter giocare a Rio. È stato difficile guardare i compagni di Modena giocarsi lo Scudetto dalla tribuna, ma almeno sono potuto essere subito a disposizione in Nazionale per la World League. La World League è andata bene ma non benissimo. Squadre come Brasile e Francia hanno palesato un gioco forse superiore al vostro. A Rio partite sfavoriti o la scala di valori può essere modificata? Ho visto in alcune altre squadre la capacità di tenere unito il gruppo nei momenti di difficoltà maggiore, mentre noi non abbiamo ancora acquisito perfettamente questa  competenza; abbiamo lavorato e ci siamo concentrati principalmente sull’appuntamento olimpico. Le Final Six di Cracovia ci hanno dato fiducia, ma soprattutto la consapevolezza che ci sono ancora delle piccole cose da mettere a posto. In che modo arrivi all’appuntamento che ogni atleta sogna di raggiungere? Sicuramente sono molto stanco, le ultime stagioni e il rientro dall’infortunio sono state davvero impegnativi. Ma certamente sono molto carico, pronto per dare tutto quello che ho e per onorare la maglia azzurra. L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 29 luglio 2016. Martino Picasso