Domenica 25 giugno il Comune di Asti sarà interessato dal turno di ballottaggio per l’elezione diretta del sindaco, al quale sono stati ammessi Maurizio Rasero e Massimo Cerruti, che al primo turno hanno riportato il maggior numero di voti. Ne parliamo con il candidato per il centrodestra Maurizio Rasero. Quali sono i primi 10 prevvedimenti che attuerà nei primi sei mesi del suo mandato? Mi impegnerò fin dai primi giorni del mio mandato a esaminare con attenzione ai conti comunali, per capire subito quali sono le criticità e valutare realisticamente le risorse disponibili, affinché si possano iniziare al più presto quei progetti di rilancio della nostra città previsti dal nostro programma, con una chiara consapevolezza delle coperture finanziarie disponibili e senza alibi riferiti alla passata amministrazione. Intendo poi anche confrontarmi con i dirigenti e con tutti i dipendenti comunali, chiedendo loro di illustrarmi lo stato delle cose e di farmi proposte migliorative che possano coinvolgerli maggiormente nella gestione di una macchina così complessa come l’amministrazione comunale di Asti. Campi nomani e profughi: qual è la sua posizione in merito? E’ favorele all’accoglienza? Il nostro programma è chiaro: la priorità è attuare, non appena possibile, quel famoso ordine del giorno del 28 novembre 2016 che impegna il sindaco e la giunta a “verificare la sussistenza di tutte le condizioni necessarie per il superamento e la chiusura dei campi nomadi presenti sul territorio comunale, a cominciare da quello di via Guerra”. Altrettanta energia sarà dedicata a mettere in campo efficaci strategie per limitare i nuovi arrivi di immigrati, accompagnando questi provvedimenti con un indispensabile controllo e censimento dei soggetti presenti sul territorio comunale. Contenitori da recuperare: vecchio ospedale, caserma ex Colli di Felizzano, maternità, Enofila. Che progetti ha? Ho da tempo iniziato un confronto con professionisti qualificati al fine di valutare tutte le soluzioni possibili per il recupero e l’utilizzo di tutti i contenitori vuoti presenti in città. L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 23 giugno 2017.