corona“Uno strumento vero”. “Hai cantato così bene che penso tra il pubblico stanno già scrivendo la tua pagina di Wikipedia”. “Pelle d’oca e brividi lungo la schiena”. “Che acuto, in prima fila sono esplose delle teste”. Sono queste le sensazioni provate, nell’ordine, da Raffaella Carrà, J-Ax e Piero Pelù, giudici assieme a Noemi del talent show televisivo “The Voice of Italy” – in onda ogni mercoledì sera, dalle 21,10 su Rai 2, sotto la conduzione di Federico Russo e Valentina Correani – dopo aver ascoltato la magistrale interpretazione del pezzo di Nina Simone, “Feeling Good”, da parte di Stefano Corona, ventisettenne cantautore astigiano. Commenti a dir poco lusinghieri che hanno messo in severa difficoltà Corona, tenuto a scegliere uno dei quattro giudici per poter entrare a far parte del rispettivo team in gara. La scelta è infine ricaduta su Noemi, che a Stefano aveva lanciato la sfida: utilizzare i suoi acuti “a delle frequenze in cui far esplodere lo studio”. Sfida accettata. L’esibizione di Corona è presente nella compilation “The Voice of Italy – The Best of Blind Auditions”, scaricabile da iTunes, al costo di 69 centesimi di euro (link diretto: https://itunes.apple.com/it/album/feeling-good-voice-italy-milano/id855149956?i=855150149). Stefano, dopo la “blind audiction” che ha rappresentato il biglietto d’ingresso nel programma, ha già avuto modo di sfidare nelle “battles” una delle concorrenti del team d’appartenenza, la ventitreenne romana Federica Graziani, interpretando con lei un grintoso duetto sulle note di “Bad” di Michael Jackson. Anche questa volta il talento astigiano ha avuto modo d’imporre i suoi ormai celebri acuti e la preferenza del coach Noemi è ricaduta sulla sua esibizione. E’ possibile riascoltare anche questa performance su iTunes; il pezzo, infatti, è stato inserito nella compilation The Voice of Italy – The Best of Battles (The Voice Performance) sempre al costo di 69 cents https://itunes.apple.com/it/album/bad-the-voice-performance/id863675453?i=863675507. Stefano ha superato, mercoledì 30 aprile, anche il “knockout”, ultimo ostacolo prima di accedere alla fase decisiva del programma, quella dei “live”, dove i 20 concorrenti rimasti in gara si sfideranno (a partire da mercoledì 7 maggio sempre alle 21,10 su Rai 2) dovendo tener conto di un quinto giudice d’eccezione: il pubblico, che attraverso il televoto potrà aprire loro le porte (o chiuderle definitivamente) verso la finalissima. Corona ha infiammato la platea dello studio reinterpretando “Seven Nation Army” dei White Stripes nella versione di Ben l’Oncle Soul: il pezzo, divenuto un tormentone in Italia con il travolgente “po-po-po” da stadio che ha accompagnato la vittoria degli Azzurri nei mondiali di calcio del 2006, ha rappresentato la rampa di lancio per mettere ancora una volta in luce l’assoluta padronanza che ha Stefano delle sue corde vocali. Una vera prova di forza che non ha lasciato scampo allo sfidante, il romano Andrea Veschini, esibitosi con “Message in a Bottle” dei Police. Corona e il suo falsetto, “marchio di fabbrica” secondo Noemi, si candidano prepotentemente tra i favoriti a conquistare la “corona” di The Voice. “E’ una nuova alba, è un nuovo giorno, è una nuova vita”. Per Stefano e per la musica made in Asti. Corona c’è. Stefano, ventisette anni, da 20 sui palcoscenici di tutta Italia. Un vero “enfante prodige”, si sarebbe detto un tempo. Raccontaci i tuoi primi passi nel mondo della musica e cosa ti ha spinto a proseguire Ho iniziato a cantare all’età di 8 anni, grazie a mio padre, anche lui è un musicista. Mi ricordo che la vera “scintilla” è nata nel 1995, ascoltando l’esibizione, a San Remo, del brano di Giorgia “Come saprei”. M’innamorai di quella performance e chiesi a mio papà d’insegnarmi a cantare. Da lì ho iniziato a usare la voce e non ho più smesso. Il mio percorso artistico è proseguito, quasi sempre, da autodidatta. La musica, tuttavia, non è la sola passione che coltivo (Corona cita la pittura su tutte) ma il canto è sicuramente la mia strada, che sia da cantante professionista o quant’altr L’esperienza a “The Voice” ti ha catapultato sulla ribalta nazionale. Ti aspettavi questo successo? Perchè fra i quattro giudici hai scelto proprio Noemi? Non mi aspettavo che si girassero tutti e quattro i giudici. Ora mi vivo fase dopo fase il momento, cerco solo di godermi la situazione senza farmi troppe illusioni. Ho scelto Noemi perchè ho pensato potesse offrirmi un percorso un po’ più vicino a quello che è il mio mondo Cosa vorresti fare “da grande”? Hai mai pensato di provare ad affermarti anche nel mondo televisivo/cinematografico? Sincero? Non ho mai pensato al mondo dello spettacolo al di fuori della musica. Davanti a una telecamera, senza un microfono in mano, sono molto impacciato. Se mi venisse mai offerta una parte, ci penserei, ma procederei davvero con i piedi di piombo Fabio Ruffinengo