Si è concluso con una condanna e un’assouzine il processo a carico di due siciliani accusati di rapina impropria ai danni di un agricoltore di 49 anni abitante a Vigliano d’Asti. L’aggressione era avvenuta nel febbraio dello scorso anno sulla “Asti-Mare”, all’altezza del bivio per Montegrosso. Agostino Cosella, 41 anni, e Vincenzo Crescinone, 31 anni, entrambi di Siracusa sono finiti sul banco degli imputati per una presunta truffa dello specchietto degenerata poi in rapina. Secondo le accuse i dye che viaggiavano a bordo di una Bmw, dopo avere sorpassato la “Panda” guidata dall’agricoltore lo avrebbero obbligato a fermarsi e a scendere dall’utilitaria. Parlando concitatamente e spintonandolo avrebbero simulato un incidente con la rottura dello specchietto nella fase di sorpasso. Una scusa per alleggerire la vittima del portafogli contenente 400 euro e i documenti. Appena i malviventi sono risalirti in auto, l’agricoltore accortosi di non avere più il portafogli, si era aggrappato a una portiera della Bmw cercando di fermare i ladri. L’auto di grossa cilindrata partita a forte velocità e zizzagando aveva, però, fatto cadere a terra la vittima. Soccorso da passanti l’agricoltore che ha riportato escoriazioni ed ecchimosi varie aveva chiamato il 112.
Dopo lunghe indagini, i carabinieri, sono risaliti ai siciliani. Nella precedente udienza la pubblica accusa, rappresentata da Vincenzo Paone aveva chiesto per i due la condanna a 6 anni di reclusione per Crescinone e 4 anni per Cosella.
Oggi, il giudice, dopo avere visionato ancora le riprese delle telecamere installate dal comune nella zona dell’aggressione, ha condannato solo Crescinone a 3 anni di reclusione, mentre ha assolto Cosella in quanto le riprese non danno la certezza della presenza sul posto di quest’ultimo.