La guardia di finanza di Nizza Monferrato, sulla base di una segnalazione del Nucleo Speciale Entrate del Corpo, nell’ambito del “Progetto Perseo 2” che ha riguardato i contribuenti con redditi incongrui in rapporto ai propri indici di capacità contributiva, ha svolto una verifica fiscale nei confronti di un allevatore di bestiame della provincia, proprietario di numerosi cavalli da corsa.
I militari hanno determinato il reddito complessivo presunto, per due recenti annualità, sulla base dei coefficienti relativi alla disponibilità degli equini, inclusi nel “redditometro”, un dettagliato procedimento di calcolo che valuta complessivamente  specifici beni e servizi (es. aeromobili, imbarcazioni, auto di lusso, roulotte e camper, collaboratori domestici, ecc.) in grado di esprimere il reale tenore di vita di una persona.
Al termine dell’approfondito controllo, effettuato con il contraddittorio dell’interessato, la procedura di rideterminazione del reddito comprendente anche le spese necessarie per il mantenimento degli animali ha consentito di rilevare, a fronte di  poco più di 18.000 euro ufficializzati nel biennio, un’incongruenza di oltre 265.000 euro che l’allevatore non ha dichiarato al fisco.
Conseguentemente, i finanzieri hanno contestato sanzioni per l’infedeltà delle dichiarazioni dei redditi presentate.