E’ noto da tempo come i proventi derivanti dagli immobili dismessi dell’Asl siano necessari per completare opere sanitarie essenziali alla popolazione astigiana. Tra gli edifici da tempo non più utilizzati c’è l’ex Mutua di via Orfanotrofio, occupata da un gruppo di famiglie dalla fine del 2010.
In riferimento alle dichiarazioni di Cgil, Cisl e Uil che invitano l’Asl ad “avere pazienza” sui tempi dello sgombero, è giusto ricordare che l’Azienda sanitaria fin dall’inizio della lunga occupazione non ha mai adottato comportamenti “aggressivi” contro chi ha preso possesso dei locali. Operando a tutela dell’interesse pubblico, l’Azienda ha tuttavia necessità di recuperare fondi dalla vendita dell’immobile (così come dell’ex ospedale e della vecchia Maternità) a favore di nuove strutture sanitarie sul territorio. Come è noto la crisi economica si riflette anche sulle ridotte entrate nel bilancio sanitario.
L’Asl si rende in ogni caso disponibile a concordare con il Comune di Asti un percorso per giungere alla soluzione del problema abitativo purché questo non infici la disponibilità di vendita dell’immobile.