sequestro carabinieriDecine di borse Guggi, Fendi e Lousi Vuitton e paia di scarpe delle grandi firme della moda. Questo il maxi bottino sequestrato dai carabinieri del comando provinciale di Asti che hanno messo a segno un duro colpo alla banda specializzata nelle spaccate che negli ultimi mesi ha imperversato non solo nella nostra città ma anche in altre zone del Nord Ovest. Dopo gli arresti messi a segno fra il luglio e l’agosto scorsi, i militari hanno bloccato un romeno considerato uno dei componenti della pericolosa ed espertissima banda specializzata in colpi in negozi d’abbigliamento, gioiellerie ed ottici, responsabile secondo gli inquirenti della recrudescenza di questo genere di reati avvenuta ad Asti negli ultimi tempi. In carcere nei giorni scorsi è finito Mircea Pop, albanese, su cui pendevano tre ordini di custodia cautelare, sfuggito all’arresto l’estate scorsa e rifugiatosi in Spagna dove avrebbe portato a termine altri “lavoretti”. Tornato in Italia, servendosi di documenti falsi, l’uomo non sarebbe stato con le mani in mano, organizzando con altri complici ancora in fase di identificazione, alcune spaccate fra cui quella tentata alla gioielleria Forti e quella nel negozio Benetton di piazza San Secondo. Gli inquirenti erano però sulle sue tracce da tempo, da quando nel marzo scorso  è partita l’importante operazione che ha permesso di accertare la responsabilità della banda in spaccate fra l’Astigiano, l’Alessandrino e il Bresciano, sorprendendo il romeno in un appartamento di Torino. Nell’alloggio, riconducibile a un’altra persona, i carabinieri hanno sequestrato una trentina di accessori d’abbigliamento, fra borse, scarpe e portafogli, per un valore di 50 mila euro. Oggetti da capogiro, dai prezzi esorbitanti (una borsetta era prezzata 1.850 euro) che la banda avrebbe piazzato sul mercato nero. “Sono molto soddisfatto di questa operazione – ha commentato comandante provinciale dell’Arma Fabio Federici – e non posso che fare i complimenti ai miei uomini”. Complimenti arrivati anche dal sindaco di Asti Fabrizio Brignolo. “Notizie come questa – ha affermato il primo cittadino – rassicurano tutti gli astigiani  e ci convincono che la fiducia nelle forze dell’ordine è ben riposta. Pur in  un contesto nazionale difficile, in cui le crescenti problematiche sociali  rischiano di far incrementare il crimine abbiamo la  dimostrazione che i cittadini non devono perdersi d’animo ma rivolgersi sempre al numero 112 ogni volta che hanno un minimo sospetto, perché possono essere  sicuri che ogni loro segnalazione sarà vagliata e potrà essere utile al fine di prevenire reati o catturare i responsabili”.