Da venerdì 8 a domenica 10 marzo nella sala rossa del maniero di Castell’Alfero il gruppo Assenza debutta con “Corazza”, installazione performativa per spettatore unico di e con Walter Pasculli e Cinzia Schillaci. Assenza, nato in collaborazione con Comune di Castell’Alfero e C.G.S. Don Bosco di Asti, è un progetto di ricerca artistica che nasce ad Asti nel 2010. Il primo spettacolo, “Condanna a morte. De Rolandis”, aveva debuttato a maggio 2010 a Castell’Alfero e poi al Festival Teatro e Colline di Calamandrana (AT). È stato inoltre selezionato nel 2012 per il progetto Festival Die Mauer, teatro sperimentale, che ha portato le compagnie selezionate presso i locali dei Murazzi di Torino. Condanna a morte è stato replicato, in una versione rivisitata il 29 aprile 2012 presso il Piccolo teatro Giraudi, in collaborazione con il CGS Don Bosco. Assenza è per un teatro che prende le distanze da un certo tipo di teatro di rappresentazione e di prosa per avventurarsi verso un “teatro senza spettacolo” lontano dall’intrattenimento, dalla chiacchiera e dal pettegolezzo. Per un teatro che esige, da parte del pubblico, un totale abbandono, come davanti ad un sogno che deve ancora essere sognato o a una sensazione nuova che non ha ancora un nome e che solo il tempo permetterà di decifrare e far entrare in circolo. “Corazza- spiega Walter Pasculli, ideatore, regista e attore – è un lavoro che prende a pretesto l’iconografia medievale per indagare la condizione dell’uomo contemporaneo. E’ pensato per uno spettatore singolo alla volta e segna l’inizio di un percorso: l’intento è liberare chi guarda dalla visione condivisa con altre persone e lasciarlo per qualche minuto finalmente ‘nudo’ e solo con le proprie più autentiche sensazioni. Antonin Artaud, il grande commediografo, attore e scrittore francese, diceva che bisogna bucare la corazza dello spettatore, toccarlo nel vivo. Del nostro precedente lavoro, ‘Condanna a morte. De Rolandis’ (che pure era uno spettacolo vero e proprio, per una platea di persone) conserviamo l’urgenza di provare a scuotere – e scuoterci – da quella sorta di torpore che sembra anestetizzare le nostre vite e sotto cui cova, però, qualcosa. Pierpaolo Pasolini parlava di ‘gladiatori disperati’, di una massa di rabbia che cresceva, di un inferno incombente e di un montante bisogno generale di dare la sprangata”. La performance per spettatore singolo dura 5 minuti e viene ripetuta dalle 19 all’1. Il biglietto costa 3 euro (con 1 euro di consumazione da usufruire nel bar Conte Amico). E’ necessaria la prenotazione il giorno e l’ora della visione al numero 349 1781140.