Dal 12 al 19 giugno si svolgerà l’ottava edizione di “Passepartout: pensiero & parole”, il festival della Biblioteca Astense.
Quest’anno la data scelta come riferimento cronologico è il 1911: il titolo della rassegna sarà infatti 1911-2011: il secolo della donna.
Il riferimento emblematico  è  al marzo 1911, quando venne per la prima volta celebrata in numerosi paesi europei (Germania, Austria, Svizzera, Danimarca, Francia) la Giornata Internazionale della donna, sul modello del ‘Women’s Day’ promosso negli Stati Uniti dal Partito socialista in favore del diritto di voto femminile.
Su questo tema si confronteranno scrittori, storici, filosofi, politici, artisti e saggisti di livello nazionale e internazionale in una rassegna del pensiero critico e della memoria che non vuole essere celebrativa, ma anzi dialettica e polemica.  Non mancheranno esponenti del mondo politico, economico e dell’industria.
Il festival porrà domande e proporrà riflessioni che investiranno anche gli aspetti di costume, artistici, teatrali, ma soprattutto politici ed economici, che hanno connotato il XX secolo come ‘secolo delle donne’. Non si intende celebrare il femminismo né organizzare una ‘rassegna al femminile’, dando una coloritura di genere che limiterebbe gli orizzonti della discussione, ma riflettere su come il ruolo della donna sia cambiato nel corso degli ultimi cent’anni.
Passepartout è organizzato dalla Biblioteca con l’appoggio degli enti consorziati, ovvero il Comune e la Provincia di Asti, e della Regione Piemonte, e  viene realizzato grazie al prezioso sostegno di Fondazione CrAsti e Fondazione CrTorino. Il direttore scientifico è Alberto Sinigaglia.
A livello locale è confermata la collaborazione con Ethica, con Aidda – Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti D’Azienda, con la Fondazione Goria e con il Soroptimist Club di Asti, che celebrerà nell’ambito del festival, la sera del 18 giugno, il cinquantenario della fondazione.