E’ un vero grido d’allarme quello lanciato da padre Roberto Zappino. Il sacerdote della Diocesi di Asti da dieci anni è missionario in Brasile. Pubblichiamo un estratto dal suo “diario di bordo”, a pochi minuti dalle dimissioni ufficiali di papa Benedetto XVI e a circa due settimane dal Conclave che eleggerà il nuovo pontefice “Guariba… ‘città’ fantasma…” Mentre la pioggia non da tregua, e del resto siamo nella regione amazzonica, la più piovosa del mondo (forse se la gioca col Bangladesh o giù di lì), Guariba è una piccola città fantasma, dove l’ambulatorio medico da mesi è senza medico e con l’infermiera da qualche giorno in licenza maternità, l’operatore sanitario più alto in grado in questo momento deve essere un infermiere ausiliario… Le medicine cominciano a scarseggiare, la verdura non arriva ormai da sei settimane, il servizio di pullman che collega Guariba con Colniza è interrotto dall’11 gennaio, siamo senza combustibile per autotrazione da cinque giorni, se la situazione non migliora ci toccherà di nuovo quella ‘purga’ insopportabile del razionamento energetico come sperimentammo non senza parolacce e affini nel 2011… Oggi ho tenuto l’auto in garage, ormai è in riserva e ho paura che mi lasci per strada e così sono andato alla radio Guariba per il quotidiano programma parrocchiale delle 11, a visitare con suor Admir alcune catechiste e alla messa serale a casa di una famiglia che abita a due isolati da qui rigorosamente a piedi, il che non fa male alla mia salute… tuttavia camminare nel fango sostanzialmente scalzo per chilometri non è ancora il mio passatempo preferito. Le scuole avevano riaperto a sorpresa prima di carnevale, il 4 febbraio, tuttavia senza il servizio di scuolabus che permette anche agli studenti che abitano fuori città di poter raggiungere il luogo delle lezioni e così potevano frequentare solo gli studenti ‘urbani’. Niente lezioni tutta la scorsa settimana. Questa settimana lezioni (senza gli ‘extraurbani’) lunedì, ieri e oggi e ora niente scuola sino al 4 marzo quando forse (ma forse…) le lezioni riprenderanno con regolarità, compreso il servizio di autotrasporto scolare. Il problema ultraventennale di Guariba è che non è comune, quindi dal 1987 al 1998 dipendeva da Aripuanà e dal 1998 a sa Dio quando, dipende da Colniza, da cui la separano 150 km di strade scadenti in tempo di secca e impraticabili o quasi da Natale a maggio in tempo di piogge abbondanti. In questi mesi di piogge intense le segherie che danno lavoro al 70% dei guaribensi sono ferme perché non c’è modo di trasportare a San Paolo e altrove sia tronchi che assi e simili, e così la disoccupazione o sottoccupazione riducono il potere d’acquisto e anche i piccoli supermercati, le officine, le farmacie o supposte tali, i negozi di prodotti per l’alimentazione animale, i bar, il ristorante, gli hotel, entrano prima o poi in una spirale di crisi e non manca chi pensa seriamente di andarsene… Nel frattempo, per non abbandonarci al pessimismo cosmico e a gesti inconsulti, stiamo riprendendo le attività pastorali e sabato avremo il primo incontro dell’anno con le catechiste mentre domenica dalle 10 alle 15 con il consiglio parrocchiale riprenderemo in mano quanto deciso nell’assemblea parrocchiale di novembre per darvi attuazione, approfondiremo il tema della Campanha da Fraternidade che accompagna la Quaresima 2013 e anche parleremo del Concilio Vaticano II e dell’Anno della fede.