Davide Bono MoVimento 5 Stelle“Stamane in Consiglio Regionale sono state approvate le delibere per  proporre un referendum nazionale per abrogare la legge di riforma della Giustizia, con revisione delle circoscrizioni giudiziarie e chiusura dei tribunali di Acqui Terme, Alba, Casale, Tortona, Pinerolo, Mondovì e Saluzzo. Lo svolgimento del referendum, probabilmente tra più di un anno, visto che non è possibile svolgerlo in periodo elettorale, permetterà, durante la campagna elettorale referendaria, un supplemento di istruttoria per capire il reale risparmio economico e la reale ricaduta sulle tempistiche delle procedure giudiziarie che si avrebbero dalla chiusura dei tribunali: l’M5S ha ricevuto molte analisi di contrapposto tenore, in quanto occorrerà comunque gestire e riorganizzare il lavoro svolto nelle diverse sedi che verrebbero soppresse, con addirittura costruzione od allargamento delle sedi rimanenti.. Alcuni consiglieri hanno ipotizzato che tale atto del Consiglio fosse un inno al mantenimento dello status quo e al consociativismo territoriale a fini elettorali. Effettivamente, non possiamo non rilevare, ancora una volta, l’incoerenza di PD e PDL, che a Roma definiscono riforme e sul territorio regionale si oppongono alle stesse. Ma la posizione del M5S è chiara: siamo da sempre per la democrazia diretta e quindi non potevamo non dare il via libera all’espressione dei cittadini tramite un referendum su una riforma molto contestata e non solo dagli addetti ai lavori. Si tratta di  permettere un referendum e non di un atto legislativo diretto. Abbiamo pertanto votato sì in quanto vogliamo consentire ai cittadini di esprimersi attraverso quella che consideriamo la più alta forma di democrazia diretta: il referendum”. Davide Bono, consigliere regionale MoVimento 5 Stelle Piemonte