OSPEDALE CARDINAL MASSAIA - GAZZETTA D'ASTI“L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Asti guarda con forte preoccupazione le possibili conseguenze derivanti dai tagli al Servizio Sanitario Nazionale approvati dal Senato e dalla Camera e per quelli preannunciati in futuro. Le preoccupazioni riguardano principalmente la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale. Pura illusione calare la falce sui costi in sanità pensando di non intaccare l’assistenza e l’accesso alle cure dei cittadini: l’attuale momento storico di grave e profonda crisi economica porta una estesa fascia di persone a rinunciare alle cure perché privi di risorse. Al di fuori di un eccesso di retorica sulla lotta agli sprechi, saranno rimarcabili le ricadute negative sui livelli qualitativi delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie con una notevole riduzione del tasso di equità ed universalismo dei servizi. L’attività professionale sarà misurata e ricondotta alle sue mere espressioni di costi diretti e l’appropriatezza prescrittiva non più riconducibile ad autonomia e responsabilità del medico e quindi un metodo rigoroso per valutare e selezionare le evidenze e i criteri a supporto dell’appropriatezza che rappresenta uno strumento clinico nella scelta delle prestazioni più idonee. Si continua a fare riferimento alla medicina difensiva senza tener conto della imprescindibile e delicata relazione medico-paziente e della complessità del processo diagnostico, quasi configurandone un   mero e passivo esercizio commerciale. Non intendiamo subire una deriva del servizio Sanitario e saremo sempre per un sistema di tutela della salute a funzione pubblica e universalistica; la politica governativa disimpegna il Servizio Sanitario Nazionale a favore di un sistema assicurativo. Tagli etichettati come efficienti e razionali mettono in crisi l’erogazione dell’assistenza, con il rischio di etichettare i pazienti in serie A e serie B. Non risulta ci sia più traccia della lotta alla corruzione che vale miliardi così come all’evasione fiscale e alla revisione delle esenzioni ticket. Un serio impegno su questi tre cruciali e inderogabili punti farebbe confluire un notevole gettito nelle casse dello stato senza intaccare risorse destinate alla Sanità. E che dire dei tagli sui test: per chi è colpito da una particolare patologia saranno a disposizione specifici test gratuiti mentre gli stessi saranno a pagamento per chi non ha fattori di rischio. A titolo esemplificativo saranno eseguite con pagamento del ticket gli esami del colesterolo, dei trigliceridi, TAC, RMN, ecografie prescritte con particolari parametri. Le ecografie in gravidanza verranno contingentate e modulate e i ricoveri in reparti di chirurgia e medicina sempre più brevi. La riduzione, comunque, dei costi diretti nel breve potrebbe far lievitare gli stessi in lungo periodo (controlli preventivi non più fatti sulla glicemia, ad esempio, potrebbero portare a costi più onerosi per curare pazienti che svilupperanno il diabete). L’Ordine dei Medici di Asti, come già la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri, si sta attivando affinchè non vengano messi a rischio la sostenibilità del Sistema Sanitario e l’accesso alle cure dei cittadini che sarebbero i primi a essere penalizzati da questi provvedimenti e ribadendo il ruolo del medico nel disegnare la sicurezza , la qualità e l’appropriatezza all’interno del Sistema Sanitario nazionale”. Claudio Lucia, presidente dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Asti