“La segreteria Usae, l’Unione Sindacati Autonomi Europei, di Asti manifesta sconcerto, irritazione e rabbia per quanto accaduto martedì 20 novembre in Roma. In quella tragico pomeriggio un ragazzo di 15 anni si è tolto la vita impiccandosi di fronte al fratello più giovane. Questo drammatico gesto è stato l’epilogo, la soluzione estrema di un adolescente che non poteva più sopportare gli oltraggi e gli scherni dei suoi compagni di scuola che da tempo lo perseguitavano rendendogli di fatto la vita impossibile. Lo ha fatto anche perché il sistema scolastico pubblico non lo ha saputo (o non è riuscito a) proteggerlo dalle “aggressioni del branco”. Veniva chiamato “frocio”, “diverso”, umiliato di persona e perfino sui social network. Troppo facile unire le forze in quella “caccia alle streghe” che demonizza chi è diverso da te; bella la sensazione del sentirsi “forte” dinnanzi all’emarginato. Lui voleva solo essere sé stesso e l’epilogo di questo desiderio è stato il peggiore dei peggiori. Questo giovane è morto di ignoranza. In Italia ogni anno centinaia di ragazze e ragazzi soprattutto adolescenti sono vittime di atti violenti di stampo omofobico. Malgrado questo il Parlamento italiano non riesce, o forse non vuole, approvare una legge contro l’omofobia. Nel 2012 tutto ciò è intollerabile e vergognoso per il nostro paese che appena un anno fa, festeggiando il 150° anniversario dell’Unità, si faceva vanto d’essere la patria natia di pensatori illuminati e moderni. La segreteria Usae di Asti chiede alle pubbliche amministrazioni ed alle istituzioni locali di attivarsi immediatamente affinché nelle scuole di ogni ordine e grado, negli uffici pubblici e nei centri di interesse si introduca una campagna di informazione sulle tematiche inerenti il rispetto dei diritti e della dignità delle persone gay, lesbiche, transessuali e bisessuali. Una campagna di informazione che possa, anche attraverso l’indispensabile apporto delle parti sociali, sensibilizzare gli adolescenti e le loro famiglie sull’importanza e sul rispetto della dignità umana”. Giuliano Palotto, dirigente sindacale Usae