ROSANNA VALLE“Ho partecipato, giovedì al Teatro Alfieri, alla celebrazione della Giornata della Memoria ottimamente  organizzata dal prefetto di Asti Faloni, dal commissario della Provincia Ardia, dal sindaco di Asti Brignolo e dal dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Militerno. Voglio esprimere il mio ringraziamento a chi ha promosso questa giornata, coinvolgendo la futura classe dirigente del nostro territorio e invitando i giovani a un appuntamento che ha una grande valenza formativa. La Giornata della Memoria, che ci ricorda l’orrore dello sterminio del popolo ebreo, invita tutti noi a riflettere e a meditare su uno dei crimini più efferati di cui si è macchiata l’umanità. Il ricordo, affettuoso, riconoscente e ammirato, va a chi ha vissuto l’orrore di quei giorni e ancora oggi testimonia, con la sua presenza, che dalla tragedia più grande può e deve ancora rinascere la speranza. La realtà riesce sempre a superare, nel bene e nel male, la fantasia più fervida. Credo che nessuna mente criminale sarebbe mai in grado di immaginare i delitti che si sono compiuti nei campi di annientamento; mai nessuno potrebbe ipotizzare torture più atroci di quelle inflitte ai prigionieri nelle fabbriche della morte. Noi abbiamo il dovere morale di ricordare quei momenti perché la memoria ci aiuti a non dimenticare il sacrificio di tante povere vittime innocenti e perché simili tragedie non si ripetano mai più. Ma dobbiamo anche ricordare che dopo l’Olocausto l’umanità ha saputo trovare la strada per ricostruire la speranza. Mentre alcuni progettavano e gestivano i campi di sterminio milioni di persone lavoravano per fermare il genocidio. In Italia ci sono più di 400 persone insignite dell’alta onorificenza dei Giusti tra le Nazioni per il loro impegno a favore degli ebrei perseguitati durante l’Olocausto. La vita è il bene più prezioso e  la pace è un traguardo che si deve costruire ogni giorno con impegno e determinazione. Non bisogna mai abbandonare la speranza, quella che ha sostenuto i deportati che vogliamo festeggiare, stringendoci a loro in un abbraccio forte”. Rosanna Valle