TASSEIl Comune di Asti è tra i pochi comuni virtuosi (circa 1000 su 8000) che hanno approvato in tempo le nuove aliquote Tasi, così potendo esentare dal pagamento tutti gli inquilini secondo quanto proposto dalla Giunta e approvato ieri dal Consiglio Comunale. Complessivamente il Comune di Asti ha approvato una manovra che consente di recuperare quello che era stato il gettito Imu del 2012 sulle prime case e il taglio operato dallo Stato in questo settore (quindi circa 2.600.000 euro). Il Comune di Asti ha deliberato l’applicazione generalizzata dell’aliquota “base” dello 0,25% e non si è avvalso della facoltà, concessa dalla legge, di salire fino allo 0,33 %. La scelta è stata inoltre quella di esentare totalmente i cittadini che hanno l’abitazione di minor valore (con rendita catastale fino a 300 euro) e  tutti coloro che non sono proprietari della casa e quindi sono in affitto. Per chi ha immobili di maggior valore sono state previste esenzioni di importo decrescente che “scompaiono” per le case con rendita catastale superiore ai 700 euro. A questo si aggiunge una ulteriore detrazione di 30 euro a figlio, che di fatto cancellerà la Tasi per migliaia di famiglie che hanno immobili di valore “intermedio”, con rendita catastale tra i 300 e i 700 euro. “Si è quindi adottato un sistema estremamente equo e progressivo che ha avuto a cuore i cittadini meno facoltosi” commentano il Sindaco Brignolo e l’ Assessore al Bilancio Cannella. Unica nota al rialzo quella dell’IMU per i proprietari di alloggi abitativi concessi a canone agevolato (sale da 0,76 a 0,86%, mentre rimane invariata per gli immobili concessi a canone calmierato a botteghe artigiane e negozi) A questo si aggiunga che l’amministrazione, trattando con le confederazioni sindacali, CGIL, CISL e UIL si è impegnata a istituire nel bilancio 2014 un fondo per fronteggiare le ulteriori esigenze delle famiglie in difficoltà. Quella del comune di Asti sarà una delle TASI più basse d’Italia. Il gettito riprodurrà infatti nella sostanza il gettito IMU del 2012 che, con riferimento al nostro capoluogo, era risultato il più basso di tutto il centro nord del Paese (ottavo in tutta Italia). Nella Città di Asti i proprietari di prima casa per il 2012 avevano versato in media 111,20 euro: la metà di quanto avessero pagato i cittadini d Novara o Verbania  (rispettivamente 226 e 235 euro), un terzo dei “cugini” di Alessandria (312 euro) e un quarto degli abitanti di Torino (312 euro). Anche sugli immobili eccedenti la prima casa il Comune di Asti aveva tenuto la linea morbida. In media il versamento era stato di 380 euro: poco più della metà di quanto pagato da Novaresi (620 euro), Vercellesi (607 euro), Alessandrini (515 euro), Biellesi (599 euro); poco più di un terzo di quanto pagato dai Torinesi (918 euro). Con la Tasi si replicherà sostanzialmente la stessa situazione.