Nessun aumento del canone di occupazione suolo pubblico per i circa 300 dehors temporanei di bar e ristoranti astigiani: lo annuncia il Comune di Asti “viste le notizie allarmistiche che si sono diffuse in città negli ultimi giorni”.

Diverso è invece il discorso che interessa le strutture fisse come edicole, chioschi, distributori di carburante: circa 60 soggetti, i cui canoni erano ancora fermi ai criteri stabiliti da due provvedimenti dell’89 e del ’92.
Un esempio: un’edicola di giornali in centro città pagava all’incirca 300 euro l’anno, in periferia circa 200 euro. “Cifre veramente irrisorie – spiegano dal Comune – se paragonate ai prezzi degli affitti dei negozi in aree analoghe”.
“Una recente sentenza della Corte Costituzionale – ha sottolineato l’assessore alle Finanze Maurizio Lattanzio – ha stabilito che, nel fissare i canoni, non bisogna tenere conto solo del valore catastale dell’immobile ma anche della superficie. Le due cose messe insieme, la necessità di adeguare le tariffe a criteri più aggiornati e l’obbligo di attenersi alla decisione della Corte Costituzionale, hanno spinto l’amministrazione a rivedere tutta la partita e quelle che ne sono uscite sono state cifre in effetti abbastanza elevate se paragonate al pochissimo che si pagava prima”.
“Tuttavia – ha proseguito il sindaco Giorgio Galvagno – visto il momento di crisi che si sta attraversando e che investe in particolare gli operatori commerciali, l’amministrazione ha deciso di cercare possibili soluzioni che potessero attenuare in qualche modo l’impatto di questi aumenti, proprio nell’ottica di dare sostegno al piccolo commercio”.
“Sono stati fatti diversi incontri con le associazioni di categoria – ha precisato l’assessore Lattanzio – dai quali è emersa la decisione di applicare nell’immediato dei correttivi e poi valutare con calma i criteri di applicazione: un regime transitorio che consenta di applicare la tariffa piena nel giro di tre o cinque anni. Come primo passo la Giunta Comunale ha deliberato in via cautelativa l’abbattimento del 70% dei canoni; in questo modo, l’edicola del centro che pagava 300 euro l’anno (25 euro al mese) e che sarebbe passata a 2628 euro (poco più di 200 euro al mese), oggi ne paga 780 all’anno (65 euro al mese), una cifra obiettivamente molto modesta che va oltre la riduzione chiesta dalle associazioni, che proponevano un abbattimento del 50%. Ci siamo anche impegnati a costituire un tavolo con le associazioni di categoria per ridiscutere tutta la materia dei canoni concessori”.
“Un’altra buona notizia in tema di tariffe – ha sottolineato il sindaco Galvagno – è relativa ai costi dei parcheggi per i residenti nella ZTL: nel nuovo bilancio sarà previsto l’abbattimento del 50%, per cui i residenti si vedranno dimezzata la cifra di 60 euro per auto”.
“Abbiamo il bilancio pronto – hanno concluso i due amministratori – aspettiamo solo di conoscere le indicazioni del Governo sui tagli che verranno effettuati ai Comuni; un bilancio comunque in ordine, nonostante i tagli, e senza debiti gravanti sui cittadini, grazie alla politica di rigore e di risparmio che ci siamo impegnati a fare”.