Nei primi tre mesi del 2015 il valore delle esportazioni piemontesi ha raggiunto 11.097 milioni di euro, registrando un aumento del 5,5% rispetto al dato registrato nello stesso periodo del 2014. Il risultato piemontese è apparso sensibilmente superiore rispetto a quello riscontrata a livello medio nazionale, pari al +3,2%.  Sul fronte delle importazioni, il I trimestre 2015 ha registrato un incremento del 6,2%, raggiungendo un valore pari a 7.413 milioni di euro. Il saldo della bilancia commerciale si è confermato positivo, raggiungendo i 3.684 milioni di euro, a fronte dei 3.557 dello stesso trimestre dell’anno precedente.  Il risultato positivo registrato a livello nazionale è stato il frutto di una crescita delle vendite oltre confine da parte di tutte le ripartizioni ad eccezione di quella dell’Italia insulare (-12,0%). Le regioni nord-orientali hanno realizzato la performance migliore (+7,3%); l’Italia merdionale ha registrato un dato in linea con la media nazionale (+3,6%), mentre le regioni nord-occidentali (+2,1%) e quelle centrali (+1,0%) hanno mostrato incrementi tendenziali più contenuti.     Il Piemonte si è confermato, anche nel periodo gennaio-marzo 2015, la quarta regione esportatrice, con una quota del 11,2% delle esportazioni complessive nazionali (incidenza superiore rispetto a quella rilevata nello stesso periodo del 2014, quando era pari al 10,9%). Tra le principali regioni esportatrici il Piemonte (+5,5%) ed il Veneto (+5,9%) hanno registrato le performance migliori, la Lombardia si è caratterizzata per una situazione di sostanziale stazionarietà (+0,6%), mentre l’Emilia Romagna ha registrato un aumento delle rispettive vendite all’estero del 3,7%.     “Con il buon risultato del +5,5%, il Piemonte si conferma una delle principali regione italiane votate all’export: insieme al Veneto, tiriamo la volata per rilanciare l’intera economia italiana grazie alle nostre produzione di eccellenza “made in” e alla vendita all’estero dei nostri rinomati brand. Questa è la strada che ci permetterà davvero di rendere il sistema economico piemontese ed italiano più robusto e fiducioso, così da far ripartire finalmente anche la domanda interna e l’occupazione” dichiara Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte.     La crescita dell’export piemontese non ha riguardato, tuttavia, tutti i principali comparti delle vendite all’estero. Il settore dei mezzi di trasporto, che genera il 28,5% delle esportazioni complessive (confermandosi pertanto primo settore) ha registrato un aumento del valore delle merci esportate del 18,1%, incremento sostenuto in particolar modo dalla vendita di autoveicoli. Positiva anche la performance del settore alimentare e di quello tessile (terzo e quarto comparto per importanza rivestita sul totale regionale), le cui vendite all’estero hanno registrato una crescita rispettivamente del 4,0% e del 6,5%. Appaiono stabili le vendite all’estero del comparto meccanico (-0,3%), mentre subiscono una contrazione significativa quelle del settore dei metalli (-8,5%).     Per quanto riguarda i mercati di sbocco delle merci piemontesi, il bacino dell’Ue-28 ha attratto il 55,5% dell’export regionale, contro il 44,5% dei mercati extra-comunitari. Quanto alla dinamica esibita dalle vendite piemontesi dirette ai partner comunitari si rileva come essa sia risultata sostazialmente stabile, registrando un variazione del -0,4%. Nel periodo gennaio-marzo 2015 appare, invece, molto sostenuto l’aumento registrato dall’export verso i Paesi extra Ue-28 (+13,8%), grazie in particolar modo all’incremento a doppia cifra registrato dalle vendite negli Stati Uniti, in Svizzera e in Turchia.