Ieri il Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle Asti affiancato dal parlamentare Paolo Romano e supportato dall’avvocato Alberto Pasta ha fatto il punto sulla questione relativa all’incompatibilità del neo sindaco Maurizio Rasero. “Proseguiamo per la nostra strada– dichiara Massimo Cerruti – comprendiamo che sono molti gli impegni istituzionali cui il sindaco ha dovuto fare fronte, ma ciò non giustifica il mancato interessamento relativo a una questione che garantisce il corretto e imparziale funzionamento della macchina comunale: Maurizio Rasero non può continuare a postergare la decisione relativa all’incompatibilità fra la carica di sindaco e quella di vice presidente della Cassa di Risparmio”. Alberto Pasta ha illustrato gli aspetti legali della problematica richiamando gli artt. 69 e 70 del Testo Unico Enti Locali: “La legge disciplina con chiarezza la situazione in cui si trova il Sindaco prevedendo un’azione amministrativa e un’azione giudiziaria per rimuovere gli effetti della sussistenza di un’incompatibilità anche solo potenziale; non solo, il Codice Etico della Cassa di Risparmio di Asti prevede il rispetto di corretti ambiti di indipendenza con la Pubblica Amministrazione da parte anche e soprattutto dei vertici dell’ente finanziario; la sussistenza di un problema di indipendenza è regolata anche dalla Banca della Città e Maurizio Rasero in quanto vice presidente non può non essere a conoscenza di tale regola. Inoltre, non basta che il neo Sindaco dichiari la rinuncia al suo stipendio da capo dell’amministrazione comunale: ciò non sana in alcun modo l’incompatibilità poiché è un problema palese di commistione fra interessi pubblici e privati”. Continua la neo consigliera Alessia Sapuppo: “Gli aspetti esposti da Alberto Pasta non vanno considerati meri tecnicismi legali: in un periodo di forte disagio economico come quello che stiamo vivendo è più facile parlare di rinuncia ai compensi che di regole comuni, ma è il rispetto della legalità che garantisce che l’amministrazione pubblica operi in maniera imparziale ed efficace con l’obiettivo di curare gli interessi dei cittadini”. La questione dell’incompatibilità è stata sottoposta anche al prefetto di Asti, Paolo Formicola, al quale il gruppo dei pentastellati farà pervenire la documentazione a sostegno della richiesta che sarà formalmente presentata in occasione del primo consiglio comunale. Laddove non seguissero le dimissioni del sindaco dalla carica di vice presidente della Banca cittadina, i consiglieri annunciano che proseguiranno l’iter previsto dalla legge con un’azione popolare davanti al tribunale di Asti.