MARIANGELA COTTODurante la seduta del Consiglio Comunale di mercoledì 26 giugno, Mariangela Cotto, Consigliere Comunale di “Noi per Asti”, aggiunge una riflessione sulle dichiarazioni del Sindaco: “sarà un bilancio di guerra e di speranza…” “Perchè bilancio di guerra? Guerra a chi? Guerra per darsi importanza, cercando un nemico? Chi è il nemico? Sono i nomadi? I clandestini? Gli evasori? I ladri? I vandali? Chi inquina? Sono forse le discariche abusive? Ieri l’Assessore all’Ambiente ha dichiarato guerra alle discariche istituendo una scheda per finanziare delle sbarre dissuasorie, con la finalità di chiudere le strade verso il fiume Tanaro. Quindi una guerra difensiva, una guerra che abbandona il territorio, perchè non riesce a prevenire, a sanzionare chi getta i rifiuti in luoghi impropri. Purtroppo questo succede lungo la tangenziale ma anche in città. Via Malta, via Zara sono state protagoniste di questo comportamento incivile. Chiudersi a riccio è la strategia di questa Amministrazione? Guerra al Consolato dell’Ecuador, togliendo il parcheggio riservato in Via Migliavacca, angolo Via Natta?” “Un bilancio di speranza? Sant’Agostino scriveva che la speranza ha due bellissimi figli: Rabbia e Coraggio. Solo se rabbia e coraggio stanno insieme possono dare concretezza alla speranza. Fate vostra la rabbia dei cittadini per il taglio dei finanziamenti dello Stato, della Regione, delle priorità stabilite dalla Fondazione della Cassa di Risparmio; rabbia per il lavoro che non c’è, per i negozi che chiudono e per le imprese che non vengono ad insediarsi ad Asti; rabbia perchè, nonostante le dichiarazioni di ieri e di oggi la burocrazia non velocizza l’iter delle pratiche, non dà risposte adeguate alle esigenze della gente. Vorrei poi aggiungere: rabbia perchè Casa Alfieri non viene aperta (a tal proposito vorrei che il collega Alberto Bianchino, nella seduta di domani, gentilmente ci aggiornasse circa le ultime problematiche che abbiamo letto sui giornali). Rabbia per tanti altri problemi che sono già stati qui evidenziati e soprattutto, poi, coraggio nell’intraprendere nuove iniziative, per eliminare gli sprechi incominciando da piccole cose, come un miglior utilizzo del 3° piano degli Uffici Comunali, totalmente assegnato ai Gruppi Consiliari e quasi sempre vuoto. Perché non condividere questi locali in convenzione anche ad Associazioni di volontariato, ad associazioni culturali? E’ uno spreco lasciare vuoti questi locali che d’inverno sono anche riscaldati.” “Vorrei poi aggiungere: che i dipendenti della Provincia stanno vivendo momenti di attesa circa il loro futuro. Il lavoro è rallentato, alcuni rischiano di annoiarsi. Perchè non creare una convenzione per un loro miglior impiego per il nostro Comune? Magari per il Pisu”. “A proposito di Asp sono già state espresse molte affermazioni. Vorrei, però, aggiungere: se l’Asp è l’Azienda del Comune, perchè il settore gite dei servizi sociali preferisce avvalersi di altri fornitori? Coraggio, controlliamo se è vero, come qualcuno afferma, che qualche dipendente fa il doppio lavoro? Abbiamo sentito che qualche azienda locale vuole trasferirsi in periferia. Agevoliamo concretamente queste opportunità. Facciamo uscire dai cassetti tutte le pratiche che giacciono e che possono creare qualche posto di lavoro! In merito alla promozione turistica del nostro territorio, perchè non sperimentare anche nuove iniziative per incentivare l’ingresso di visitatori g in città? Si va avanti da decenni con Palio, Sagre, Asti Teatro. Ottime manifestazioni che devono proseguire. Proviamo, però, anche ad innovarci con altre iniziative concrete e coraggiose per dare voce alla speranza. Sentiamo i giovani che sono il nostro presente, ma sentiamo anche gli Amministratori locali che sono il nostro passato. Dal rapporto intergenerazionale possono nascere progetti concreti. L’esperienza di chi ha amministrato questa città, unita alla originalità dei giovani può veramente far nascere il progetto “faro” per la nostra rinascita”.