La Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore agli Enti locali, Riccardo Molinari, ha fissato i criteri per la concessione di una seconda tranche di 2.300.000 euro del fondo incentivante per la costituzione di Unioni da parte di quei Comuni che, per dimensione demografica, sono tenuti allo svolgimento delle funzioni fondamentali in forma associata così come previsto dal d.l. 95/2012, convertito nella legge n.135/2012. Il provvedimento, che aveva già ottenuto il parere favorevole della Conferenza permanente Regione-Autonomie locali, interessa una parte di quei finanziamenti statali regionalizzati da erogare per favorire l’aggregazione degli enti al di sotto dei 5.000 abitanti, o 3.000 se appartenenti a zone montane, stanziati per il 2012 e non ancora distribuiti, e consente a tutte quelle Unioni e Comunità montane e collinari del Piemonte che hanno attivato un numero minimo di funzioni fondamentali in forma associata entro il 31 dicembre 2012 di usufruire di un nuovo significativo apporto di liquidità.                         I criteri, che ricalcano quelli già assunti per la distribuzione della prima tranche di finanziamenti, per l’ovvia considerazione relativa al riferimento vincolante all’esercizio 2012, prevedono una premialità per lo start up delle funzioni in forma aggregata per quelle realtà che non sono state in grado di partecipare alla prima distribuzione a causa dei termini di scadenza vincolanti stabiliti nel bando precedente.                         “Verranno finanziate – precisa l’assessore Molinari – le Unioni di Comuni, le Comunità montane e collinari che svolgevano già almeno due funzioni fondamentali nel 2012. Inoltre, abbiamo previsto la possibilità di erogare un contributo di 10mila euro per lo start up delle Unioni di Comuni nate nello scorso anno, per premiare la buona volontà degli amministratori che hanno avviato il percorso indicato dalla riforma degli enti locali per tempo”.