È stato presentato nei giorni scorsi il Comitato per il no “Donne e Uomini Libero Votano No”, comitato proposto dalla Lega Nord ma aperto a tutti i cittadini contrari alla riforma costituzionale. Responsabile Provinciale del Comitato è Andrea Fassino, affiancato dal referente per la zona Asti Nord Ferruccio Morosino e per la zona Asti Sud Armando Piana. Presenti alla conferenza stampa anche Andrea Giaccone, Segretario Provinciale della Lega Nord Asti, e Marco Bona, Coordinatore Provinciale dei Giovani Padani di Asti. Andrea Fassino dichiara: “La riforma partorita dal premier Renzi e dal Ministro Boschi è una riforma pessima che non mantiene nessuna delle promesse elencate nel suo titolo; attraverso il combinato disposto con la legge elettorale Italicum, diventa una riforma pericolosa per la nostra democrazia, il poco Federalismo creato in questi anni viene annullato e si ritorna alla centralizzazione verso lo Stato togliendo attività legislativa alle Regioni, a cominciare dalla sanità. Lo Stato accentratore ha già dimostrato di non funzionare, tutta l’Europa va verso il regionalismo e noi invece verso il centralismo?”. Il Segretario Provinciale della Lega Nord Andrea Giaccone dice: “Questa riforma, che viene “venduta” alle persone come taglio dei costi della politica, è in realtà semplicemente l’atto finale di un disegno, iniziato dal Governo Monti e portato avanti dai governi del PD che si sono succeduti, volto allo smantellamento del sistema delle autonomie locali per riaccentrare il tutto nelle mani del governo centrale”. Marco Bona, Coordinatore Provinciale della giovanile della Lega Nord: “Bisogna sbugiardare la frottola dell’eliminazione del Bicameralismo perfetto: questa riforma introduce un bicameralismo imperfetto, posticcio, in cui il Senato ha ancora potestà legislativa su materie molto importanti; Senato che tra l’altro non diventa “Senato delle Regioni” i cui rappresentanti sarebbero portatori delle istanze territoriali (come avviene in Germania), bensì è più simile ad un dopolavoro per Sindaci e Consiglieri Regionali il cui compito assegnato dai cittadini è quello di amministrare le città e rappresentare la propria provincia in Regione, e non andare a Roma”.