“Il provvedimento di riduzione della spesa pubblica varato dal Consiglio dei ministri impone a tutte le forze politiche una profonda riflessione non solo sulla gestione economico finanziaria degli enti e delle istituzioni, ma anche sugli assetti di governace e sui sistemi di gestione dei servizi pubblici”: Maria Teresa Armosino, presidente della Provincia di Asti, parlamentare del Popolo della Libertà e presidente dell’associazione Progett’Azione, commenta così il provvedimento sulla spending review varato ieri dal governo Monti. “Riservandoci di valutare la portata del provvedimento nel suo complesso, dopo aver opportunamente approfondito la materia – dichiara il capogruppo di Progett’Azione al Consiglio regionale del Piemonte Angelo Burzi – rileviamo subito un dato positivo che vogliamo sottolineare: le misure che riguardano le società pubbliche indicano in modo chiaro la volontà del governo di alleggerire la presenza dell’imprenditoria  pubblica”.

È un passaggio che Progett’Azione accoglie con favore. “Secondo il nostro orientamento – sostiene l’on. Armosino – “il pubblico” è opportuno che si impegni a dettare le regole per lo svolgimento delle attività economiche e a vigilare affinché vengano correttamente rispettate, limitando la sua eventuale presenza imprenditoriale nel settore dei servizi pubblici essenziali”.

Negli ultimi mesi Progett’Azione si è battuta con forza per chiedere la riduzione delle partecipazioni azionarie della Regione Piemonte negli enti di che non abbiano come obiettivo la realizzazione di servizi pubblici essenziali. “Abbiamo anche chiesto a più riprese – sottolinea Angelo Burzi – la messa in liquidazione di SCR Piemonte  – Società di Committenza della Regione Piemonte, la riorganizzazione e la ristrutturazione dell’ICT pubblico, per il recupero di efficienza dell’Amministrazione regionale”.

Per Progett’Azione la Regione deve impegnarsi con urgenza ad affrontare i temi posti dalla spending review, a partire dalla discussione della legge di assestamento al bilancio regionale, puntando all’obiettivo della riduzione del costo del sistema pubblico a parità di prestazioni erogate.