Le aziende sanitarie piemontesi potranno effettuare 800 assunzioni di personale del ruolo sanitario ed operatore socio-sanitario: 600 in tempi brevi, le prime entro giugno, le altre 200 nel 2016. La Regione intende così migliorare i tempi di attesa riguardanti soprattutto le attività chirurgiche ed ambulatoriali e ridurre il precariato ed i contratti atipici. Una delibera approvata dalla Giunta regionale nella riunione del 25 maggio su iniziativa dell’assessore Antonio Saitta sblocca infatti il turn over in sanità, fermo dal 2011 a causa dell’applicazione del piano di rientro dal debito. “Farci autorizzare ad assumere dai ministeri dell’Economia e della Salute non è stato semplice – rivela Saitta – Hanno ritenuto positive le azioni avviate per il mantenimento dei vincoli di spesa per il 2015 e per il rispetto dell’equilibrio economico-finanziario del servizio sanitario regionale. In particolare abbiamo prodotto un ottimo risultato sulla gestione coordinata di gare ed appalti, che è già arrivata a quota 27% del totale. Un esito molto soddisfacente, se pensiamo che l’Emilia Romagna, dove il coordinamento è attivo da molto tempo, è oggi a quota 30% del totale”. Le singole aziende devono utilizzare le graduatorie aperte dei concorsi effettuati e possono ricorrere anche a quelle di altre Asr. Le assunzioni dovranno essere coerenti con la configurazione dell’emergenza/urgenza regolamentata nella delibera di revisione della rete ospedaliera, verificando i carichi di lavoro nelle diverse articolazioni: pronto soccorso e triage, osservazione breve intensiva, letti di semintensiva. Inoltre è stato tenuto conto dei processi di mobilità e di assunzione del personale del 118, per mettere a regime un sistema che non deve subire rallentamenti per carenza di personale infermieristico. La delibera dà anche indicazioni precise ai direttori generali. “Sino al recepimento dei nuovi atti aziendali, presumibilmente in autunno, le aziende – annuncia Saitta – non possono procedere al conferimento di incarichi di direttore di dipartimento, direttore di distretto, direttore di struttura complessa e responsabile di struttura semplice: solo per quanto riguarda gli incarichi per le strutture complesse previste nella delibera di riordino della rete ospedaliera, si potrà anticipare ma dopo una specifica autorizzazione della direzione generale dell’assessorato. I direttori non potranno procedere nemmeno a modifiche organizzative che possano incidere sugli incarichi di coordinamento e sulle posizioni organizzative: prima devono essere predisposti gli atti aziendali, che consideriamo il vero riordino operativo dopo anni di mancato governo e mancato rispetto di una programmazione d’insieme”.