Allievi dell’università di Vienna studiano gli affioramenti fossiliferi in Valle BottoLa riserva naturale di Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande non smette di essere meta di  studiosi e ricercatori. Guidati dal paleontologo di fama internazionale Giulio Pavia, nei giorni scorsi undici studenti   universitari di Vienna hanno visitato i preziosi affioramenti fossiliferi. I giovani, affiancati dai   docenti Peter Pervesler e Erik Wolfgring, frequentano la facoltà di Scienze della Terra, Geografia e   Astronomia.   Con il supporto di Alessandra Fassio, naturalista dell’Ente di Gestione delle Aree Protette   Astigiane, gli studenti hanno approfondito le peculiarità paleontologiche del Pliocene (5-1,8 milioni   di anni fa), dedicandosi in particolare all’osservazione dello strato concentrato a Isognomon,   grosso mollusco bivalve con il caratteristico guscio madreperlaceo squamoso. Il professor Pavia ha   ricordato loro che quella di Valleandona è una delle pochissime aree paleontologiche d’Italia.  Allo studio degli affioramenti è poi seguita una prova sul campo in un sito di Baldichieri.  Nel programma didattico predisposto dall’università, la visita alla riserva astigiana è poi stata   seguita a quella di altri siti paleontologici tra Piemonte e Liguria per approfondire le peculiarità di   ere geologiche come il Messiniano, l’Oligocene e il Miocene.