Imparare a “leggere” il disagio nei minori dietro al quale potrebbero nascondersi situazioni delicate come il maltrattamento o l’abuso: obiettivo che l’Asl AT si propone di condividere, attraverso un convegno, con dirigenti scolastici, insegnanti, medici e pediatri, operatori socio-sanitari, assistenti sociali, avvocati, forze dell’ordine.
L’appuntamento è per domani, venerdì 25 maggio, dalle 8.30 alle 17.15, nell’Aula Magna del Polo Universitario. I 70 posti a disposizione sono già stati interamente coperti, ma un piccolo spazio sarà comunque riservato al pubblico esterno.
A organizzare il convegno, con il sostegno della Fondazione CRAT, è l’Équipe multidisciplinare abuso e maltrattamento ai danni di minori dell’Asl AT: opera da vari anni e raccoglie, al proprio interno, oltre a numerose figure specialistiche, anche le assistenti sociali del Comune di Asti, Cisa, Cogesa e un ufficiale di polizia giudiziaria. L’organismo agisce in più direzioni per prevenire l’abuso e il maltrattamento e intervenire, in caso di sospetto o di fondata certezza, attraverso un lavoro di rete con le istituzioni del territorio per tutelare le giovani vittime. Un altro campo d’azione riguarda la promozione di una cultura di protezione dell’infanzia a livello sociale.
Non a caso i lavori di domani approfondiranno il tema dell’ascolto del minore vittima di maltrattamento e abuso, concentrandosi sul lavoro di rete che, attraverso un apposito progetto, punta sulla collaborazione tra servizi socio-sanitari, scuola, magistratura e forze dell’ordine.
Un protocollo è già stato stilato tra l’Asl e l’Ufficio Scolastico Territoriale per formare gli insegnanti di alcuni Istituti Comprensivi dell’Astigiano (dalle materne alle scuole superiori) a riconoscere il disagio minorile, che molto spesso trova radici nell’ambiente familiare.
La segnalazione vera e propria all’assistente sociale o all’autorità giudiziaria viene fatta direttamente dall’équipe. “In questi anni – spiega il suo responsabile, il dottor Maggiorino Barbero, direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Asl AT – i casi di abuso sono stati pochissimi, mentre sono state tante le situazioni di disagio familiare e ambientale di cui ci siamo occupati. Il ruolo della scuola è decisivo per intercettare i casi di difficoltà e aiutare il minore a vivere meglio: ne sono consapevoli gli stessi dirigenti scolastici e docenti”.
“Non a caso – segnala Martina Gado, insegnante distaccato all’Ufficio Scolastico Territoriale – dopo la firma del protocollo d’intesa molti altri istituti hanno chiesto di partecipare agli incontri di approfondimento sull’ascolto dei minori”.
Anche il Polo universitario astigiano si affianca all’azione di sensibilizzazione: “Da parte nostra – rileva il direttore Francesco Scalfari – c’è una forte volontà di collaborare, anche su questo tema, con l’Asl e l’Ufficio Scolastico Territoriale”.
Venendo al convegno di domani, dopo l’introduzione del responsabile dell’équipe Barbero seguiranno i saluti delle autorità (Direzione Generale Asl AT, Ufficio Scolastico Territoriale, Fondazione CRAT). Poi toccherà ai relatori, che evidenzieranno le proprie competenze in materia e daranno indicazioni sugli strumenti a disposizione per riconoscere e segnalare i casi di disagio, maltrattamento e abuso.

Sono previsti gli interventi di Francesco Sirchia (giudice del Tribunale dei minori di Torino), Marta Lombardi (sostituto procuratore alla Procura della Repubblica dei minorenni di Torino), Maria Vittoria Chiavazza (sostituto procuratore alla Procura di Asti), Elena Coppo (pediatra al Regina Margherita/Sant’Anna di Torino e componente dell’Ambulatorio Bambi), Sabrina Farci (psicologa della Cooperativa Paradigma di Torino).
Seguiranno le relazioni di quattro componenti dell’équipe multidisciplinare: Liliana Maccario (ispettore di polizia giudiziaria alla Procura di Asti), Valeria Ferrero (ginecologa del Cardinal Massaia), Elisabetta Fiora (psicologa alla Neuropsichiatria infantile dell’Asl AT), Roberta Gai (assistente sociale del Comune di Asti).
Moderano Gabriella Sala e Anna Maria Scarrione.