Il comune di Asti ha l’Imu più bassa del Piemonte, tra i comuni capoluogo, e tra le più basse di tutta Italia. Lo rende noto il ministero delle finanze che ha diffuso la tabella da cui risulta il gettito per ciascun comune e l’indicazione di quanto sia costato in media il versamento per ciascun titolare di prima casa e di ciascun altro immobile. Nella città di Asti i proprietari di prima casa hanno versato in media 111,20 euro: la metà di quanto abbiano pagato i cittadini d Novara o Verbania  (rispettivamente 226 e 235 euro), un terzo dei “cugini” di Alessandria (312 euro) e un quarto degli abitanti di Torino (312 euro). Anche sugli immobili eccedenti la prima casa il Comune di Asti ha tenuto la linea morbida: in media il versamento è stato di 380 euro: poco più della metà di quanto pagato da Novaresi (620 euro), Vercellesi (607 euro), Alessandrini (515 euro), Biellesi (599 euro); poco più di un terzo di quanto pagato dai Torinesi (918 euro). “Siamo contenti di essere riusciti a contenere il peso di questa tassa sui nostri concittadini – commentano il sindaco Fabrizio Brignolo e l’assessore alle finanze Santo Cannella – e di essere riusciti a modulare il carico in modo da tutelare soprattutto i proprietari di prima casa e chi ha piccole proprietà”. Una delle caratteristiche che ha reso pressoché unica in Italia l’IMU voluta dal Comune di Asti è stata infatti la distinzione tra chi possiede solo alcuni immobili e chi invece dispone di patrimoni più grandi (oltre quattro immobili oltre la prima casa). Per i primi si è riusciti a tenere le aliquote più basse anche perché si è chiesto un sacrificio maggiore a chi ha più immobili. Questo risultato molto positivo – aggiungono Brignolo e Cannella – è dovuto anche al fatto che il Comune di Asti è molto virtuoso nei risparmi sulle spese generali: il cosiddetto costo della burocrazia, ossia la spesa per il mantenimento degli uffici, delle procedure, della macchina comunale, insomma”. Proprio nei giorni scorsi lo stesso Ministero ha infatti diffuso la tabella che riferisce dei costi generali di tutti i Comuni italiani e anche in questo caso Asti è tra i migliori: in particolare è il più virtuoso del Piemonte, secondo solo a Torino, che evidentemente avendo dimensioni molto maggiori ha più facilità a “spalmare” i costi generali dell’Ente rispetto al numero di cittadini e all’entità dei servizi erogati.